lunedì 20 giugno 2011

Mercato aperto e liberalizzazioni, i timori di Trenitalia:

I pendolari liguri penalizzati dalla decisione di Trenitalia sospettano una strumentalizzazione della Regione nella vicenda:

Genova . Trenitalia minaccia la disdetta della Carta Tutto Treno Liguria, a seguito del permesso accordato dalla Regione Liguria alla circolazione e alle fermate dei 2 treni ArenaWays, che da oggi condurranno i turisti alle Cinque Terre.

Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, Convegno sul Turismo



Tra i relatori Luca Natale del Parco Nazionale delle Cinque Terre, a relazionare in merito alla comunicazione e promozione nei parchi nazionali.

Relatori:
- Giuseppe Vignali– Parco Nazionale Appennino tosco-emiliano- Saluti e apertura del seminario
- Luca Natale – Parco Nazionale delle Cinque Terre, Comunicare e promuovere attraverso il Parco Nazionale

- Fabrizio Carponi, Ideanatura Snc - Una “rete consapevole” tra operatori: nasce il Progetto ECOMUSEO dell’Appennino reggiano. 

Seminario: I CENTRI VISITA DIFFUSI DEL PARCO NAZIONALE
Giuseppe Vignali– Parco Nazionale Appennino tosco-emiliano- Saluti e apertura del seminario - Luca Natale – Parco Nazionale delle Cinque Terre, Comunicare e ...
www.pietramiliare.it/turismo.../1267-centri-visita-seminario



giovedì 9 giugno 2011

Cittadinanza Attiva per il Referendum del 12-13 giugno

Il gruppo Cittadinanza Attiva da appuntamento per il 10 giugno in Piazza del Vignaiolo  a Riomaggiore alle ore 17:30

Per maggiori informazioni visitare la pagina facebook del gruppo:
http://www.facebook.com/event.php?eid=156781201055222

Troverete anche il programma dettagliato dell'evento, che comprende la banda "Antonio Vivaldi", una interessante caccia al tesoro e un dibattito sulla sensibilizzazione al voto per i referendum del 12-13 giugno.

E' confortante che la gente continui nell'opera di divulgazione di idee e si  prosegua nel tentativo di incontrarsi e spingere al confronto.

L'Osservatorio è sostanzialmente fermo da alcune settimane a questa parte, non perché manchino i propositi , ma manca il tempo fisico di alcuni. A questo si aggiunge che, come era sensatamente previsto dalla statuto, lo spirito critico deve essere libero da impedimenti e da "conflitti di interesse", siano essi anche solo ideali o dovuti ad una incompatibilità che è naturale.

Una volta superata questa fase di assestamento, quanto prima, si procederà con una nuova formula che consenta di proseguire il lavoro intrapreso.

In questa nuova fase è forse auspicabile che alcune forme di associazionismo presenti a Riomaggiore, ma anche nelle altre Cinque Terre, facciano finalmente il punto insieme e si possa creare una entità più organica e complessiva.

Nel futuro, più ancora che in passato, che in un certo senso era anche comprensibile una certa apatia, sarà necessario che le forze che tendono allo sforzo di divulgare un pensiero non unico facciano la loro parte in maniera costante e determinata.
Non solo vi è un territorio da proteggere, ma c'è anche, e sembra oggi il lavoro più duro, da ricostruire e rinverdire una mentalità civica e sociale.

In questo processo c'è bisogno di un associazionismo disposto più che a chiedere, a dare.

sabato 21 maggio 2011

Osservar m'era dolce in questo mar...

Questo post, contrariamente alla tradizione dell'Osservatorio, che volutamente è impersonale, sarà firmato e sarà in prima persona.
Più che un post forse è una lettera di ringraziamento e se vogliamo di saluti.
60 post in 6 mesi, molte situazioni analizzate, molte critiche fatte e ricevute.
La vita è in costante cambiamento, spesso questi cambiamenti non sono pianificati.
Come diceva Charles Bukowski:
"What matter most is how well you walk through the fire"


Gentili lettori,


  sono cambiate troppe cose in questi mesi, gli eventi sono stati così fitti e densi, che è impossibile ricordarli, quello che importa è dove siamo adesso.
Quando decidemmo di fare l'Osservatorio Riomaggiore" non c'era un'idea precisa, ma in sostanza si voleva dare un messaggio:
Qualsiasi cosa sia successo in passato, domani faremo quello che c'è da fare per proteggere noi e la nostra terra, da qualsiasi attacco alle nostre libertà e alla nostra dignità.
Abbiamo iniziato quindi un blog libero, che non richiedesse affiliazioni, e che desse la possibilità di commentare anche anonimamente.
Abbiamo scritto volutamente post accesi e dai toni marcati, perché parole dette in tono pacato vengono ripetute in giro sussurrando, e parole dette con toni forti vengono ripetuti a voce normale.
Il punto era contribuire alla diffusione di notizie e fatti, per impedire che la paralisi facesse nuovamente preda il libero pensiero, e tutti tornassero nelle tane.
Altre realtà hanno contribuito alla normalizzazione e alla pulizia del paese, sono convinto e contento di aver dato un contributo.
La molteplicità delle voci è per me un valore irrinunciabile.
Infondere coraggio e desidero di liberarsi del conformismo e del silenzio sono sempre stati il riferimento.
Fuori dal coro delle parole dette a metà, del fintobuonismo, e di quelle false buone maniere che nascondono intenzioni.
Quando si deve procedere innanzi e lasciare alle spalle una stagione, questo va fatto in maniera netta.
Solo in seguito è stato chiaro per me che se si vuole partecipare attivamente ad un processo di cambiamento, lo si deve fare in maniera attiva.
Osservare appunto, può diventare troppo facile.
Arriva un momento che realizzi che non è più tempo di lasciare ad altri operare scelte, ma è tempo di entrare nel vivo.
Dunque alla fine sono approdato all'idea che forse era giusto mettersi in gioco politicamente, come hanno fatto giustamente altri.
Come giustamente e liberamente si deve fare, se alle proprie idee si tiene con sufficiente forza da superare l'egoismo che spesso ci fa pensare al proprio orticello.
Poi sono venute le elezioni, e queste elezioni sono state vinte da PerRiomaggiore, cui sono entrato a far parte.
Il risultato ottenuto è stato buono, abbiamo vinto, ed io personalmente ho preso un discreto numero di preferenze, e dunque farò parte della nuova amministrazione.
Siccome mi tocca il compito del vicesindaco, e ciò è incompatibile per l'Art.30 del nostro statuto, ho rassegnato le dimissioni dalla presidenza dell'Osservatorio.
Dato che ci leggono anche da fuori, ho pensato di specificare quanto sopra, onde evitare malintesi.


Dunque adesso è ora di darsi da fare.
Calata la tensione pre-elettorale ci saranno situazioni che non faranno tardi ad emergere, e che ci verranno sollecitate con più forza di quanto sia mai stato fatto in passato.
Al potente si sorrideva dolcemente, adesso in Comune potranno mostrare i denti anche i chihuahua.


Ma da qualche parte si deve ricominciare, e sono orgoglioso che la gente mi abbia dato la possibilità di contribuire a farlo.


Ringrazio le molte persone che mi hanno votato, sono stato sorpreso dai numeri, in quanto mi ero mosso solo in una ristretta cerchia di amici, dato che mi risultava imbarazzante andare in giro a chiedere preferenze.


Ringrazio molti anziani con cui ho sempre avuto un rapporto di rispetto, e che mi hanno dato forza quando parlavo con loro. La saggezza ha sempre bisogno di poche e semplici parole, meglio se in dialetto, per dire verità che altri nascondono con fiumi di discorsi.


Ringrazio i miei bambini che sono la ragione suprema per cui uno sa di dover combattere per un futuro diverso.


Ringrazio tutti quelli che non si sono mai tirati indietro di fronte ad una discussione aperta, mettendoci la faccia e le proprie idee, per quanto possano essere diverse dalla mie. Mi hanno dato la forza di continuare la battaglia del portare avanti idee diverse dalle loro.


Ringrazio mia moglie che sopporta il mio impegno, e mi ha ispirato una prospettiva diversa nel confronto, più diretta e aperta, come di norma avviene nei paesi anglosassoni, dove la battaglia per i diritti civili è forte e partecipata.


Ringrazio i miei genitori che non hanno fatto numero negli incontri elettorali, e che mi hanno supportato nelle idee. Soprattutto mi hanno insegnato a lavorare seriamente, e che una solo una vigna coltivata con costanza e dedizione darà una botte piena.


Ringrazio che sono nato a Riomaggiore, e che ci sono nati i miei avi da secoli. Non si rinuncia ad una vita in un posto come questo, qualsiasi cosa avvenga, solo per rispetto dei sassi ancora in piedi.


Ringrazio chi mi ha mandato i tanti messaggi di auguri.
Quello che mi ha colpito di più dice che sono "un autoctono integralista e che per questo sono una garanzia per la nostra terra".
Credo che questa persona non si sbagli, chi mi conosce sa anche che alle cose ci vado in fondo.


Grazie anche per avere letto tutto questo.



Dedico questa vittoria elettorale a Vittorio Arrigoni, recentemente morto a Gaza.


Alessandro Palermo





mercoledì 11 maggio 2011

Al settimo milione si riposò...

Così, tanto per dare una pacca sulle spalle ai coraggiosi candidati per le tanto agognate amministrative in vista...

Il debito nel Comune di Riomaggiore pare superare i 6.500.000 di euro.

A Vernazza c'è un casino che si risolverà con l'appecorarsi dell'opposizione per salvare la giunta, pena gita a Lavaccio.
(Da Vernazza l'opposizione fa sapere quanto segue tramite sito di Rifondazione)

A La Spezia stanno cambiando il Sistema Turistico Locale e lo modellano a loro convenienza e nessuno dice niente.

A Levanto la multiservizi comincia con il piede sbagliato, in pieno conflitto di interesse e con l'incapacità di funzionari che manco sanno che quando si vota certe cose alcuni dovrebbero uscire.




Bene, ecco i risultati della buona politica.

Poi magari ci spiegheranno dove era la Corte dei Conti, e dove erano i revisori dei conti, che anziché fare il loro dovere si facevano saldare fatture da decine di migliaia di euro anche sulle spalle della Cooperativa Via dell'Amore.
Peccato che poi viene il momento che "ti tremano le gambe", e l'amore finisce, insieme ai quattrini, in un gorgo di potere, debiti e rock and roll.

Eccoci qui, tutti insieme a godere dei frutti della buona politica.
Politica delle cravatte e dei modi da gentiluomo nelle conferenze, e dello scippatore in fuga quando inizia il bordello.

E nessuno sapeva niente, sapevano solo digerire.

Poi il 28 settembre è arrivato il nostro Cigno Nero.
Possiamo metterlo insieme alla serie di Cigni Neri che è partita con l'11 settembre, al primo Tsunami, al terremoto di Chile e Haiti, alla crisi economica, al petrolio nel golfo del Messico, poi le Cinque Terre e alla fine Fukushima.

Però il Cigno Nero, stringendo la definizione di Nicholas Taleb al limite, è un evento imprevedibile che cambia il corso della storia e lascia gli uomini attoniti.


Però ci sono eventi che sono prevedibili, vengono annunciati, ma non vi sono le volontà politiche necessarie per impedirli o limitarli.
Taleb assimila a questi la Crisi Economica, prevista da molti, anni e mesi prima, ma in sostanza non impedita dagli organi mondiali  economici e politici.

Ecco, il disastro violento e fraudolento che abbiamo subito e che sta ancora continuando, poteva essere limitato o impedito.
C'erano organi di controlli, politici consapevoli e presenti sulla scena costantemente, esperti e consulenti pagati appositamente.
Adesso la maggior parte di questi ci racconta la favola dell'Uomo Solo al Comando.

Poi è chiaro che la vittoria ha molti padri... ma sentire ripetere questi slogano, continuamente, oggi,  sembra una presa in giro.
Il ragionamento è bipartisan, destra, sinistra ah... ultim'ora c'è pure il centro!

domenica 8 maggio 2011

10 risposte...



Abbiamo dedicato una pagina speciale alle 10 RISPOSTE in modo che rimanga visibile per un po' di tempo, magari 5 anni, nel nostro blog.

In modo che chiunque vinca sappia che queste cose verranno ricordate sempre, e non ci saranno sconti per nessuno.

Il link lo trovate nel pulsante in alto a destra.






Ringraziamo il gruppo CITTADINANZA ATTIVA per aver così fortemente voluto coinvolgere le tre liste con queste 10 domande, ma soprattutto per aver tentato di portare i candidati sindaco ad un confronto pubblico che sicuramente avrebbe segnato un punto di partenza fondamentale della nuova stagione.
Esprimiamo disappunto che questo incontro non sia stato realizzato.

Questo sarebbe insopportabile ai popoli cui spesso facciamo riferimento, quando paragoniamo il degrado morale della politica del nostro paese, alla loro coscienza civica, alla stretta osservazione e critica cui sottopongono la classe politica e dirigente dei loro paesi.

Riportiamo qui anche la conclusione di Cittadinanza Attiva in merito alla questione:


Il giorno 28 Aprile abbiamo mandato inoltre l’invito di partecipazione all’incontro dei tre candidati sindaco nel quale veniva specificato che avrebbero avuto modo di rispondere alle 10 domande poste in precedenza. 
 Lo stesso giorno, 28 Aprile la lista Perriomaggiore risponde positivamente al nostro invito per il confronto a tre al castello di Riomaggiore.
 Il giorno 30 Aprile la lista Partecipazione e Trasparenza ci risponde dicendoci che ci avrebbe inviato le risposte alle 10 domande il giorno 2 Maggio.
 Il giorno 30 Aprile viene mandato un sollecito alle altre due liste in cui si chiede di dare risposta alla nostra richiesta di invito all’incontro a tre di Domenica 8 Maggio.
 Il giorno 2 Maggio abbiamo ottenuto le risposte alle 10 domande da parte della lista Partecipazione e Trasparenza.
 Il giorno 6 Maggio abbiamo ottenuto risposta negativa dalla lista Partecipazione e Trasparenza con la seguente motivazione (La mia opinione e decisione, in merito all'incontro fra i tre candidati a sindaco, è stata espressa pubblicamente durante l'incontro che si è tenuto al castello lo scorso 3 maggio di fronte ad un nutrito pubblico.
Per noi il cambiamento è fare squadra e non condividiamo l'idea di accentrare l'attenzione su una singola persona. Le organizzazione complesse danno migliori risultati se c'è divisione dei compiti,responsabilizzazione e competenze diffuse.)
Il giorno 6 Maggio abbiamo ottenuto le risposte alle 10 domande da parte della lista Perriomaggiore.
Il giorno 6 Maggio viene mandato un sollecito alla lista Costruire Insieme in cui si chiede di dare risposta alla nostre 10 domande. 
Il giorno 7 Maggio abbiamo ottenuto risposta scritta da parte della lista Costruire Insieme. (Le scrivo questa mia a conferma come già anticipato telefonicamente che avrei partecipato al dibattito pubblico da voi proposto qualora esso si fosse concentrato solo su discussione e illustrazione del nostro programma con gli altri due candidati Sindaci al Comune di Riomaggiore. Incontro che come mi avete confermato telefonicamente non si terrà più secondo quanto inizialmente previsto. Vi invio comunque la mia risposta scritta alle Vs. domande come concordato). 
 CONCLUSIONE
 Visto che abbiamo ricevuto risposta scritta solo dalle liste Perriomaggiore e Trasparenza e Partecipazione per quanto riguarda l’incontro che volevamo organizzare questa domenica 8 Maggio alle ore 18:00 al Castello di Riomaggiore siamo costretti ad annullare l’incontro.

giovedì 5 maggio 2011

"10 Domande per Te" da Cittadinanza Attiva

Ci permettiamo di copiare e incollare per intero un commento che ci ha inviato Luca Termite (membro del gruppo di Cittadinanza Attiva), nel quale elenca le famose 10 domande.
Siccome non abbiamo trovato un sito o un riferimento dove leggerle, fa piacere averle trovate nei commenti.
Così le pubblichiamo noi per aiutarne la diffusione.
Ci sembrano tutte domande assolutamente ragionevoli.
Complimenti a tutti i membri di Cittadinanza Attiva, come associazione civica ci congratuliamo per il vostro impegno in questi mesi.




Commento di Cittadinanza Attiva sull'incontro dei tre Candidati Sindaco

Cittadinanza Attiva è costituita da persone, appartenenti alla comunità, che non appoggiano nessun partito e nessuna lista elettorale ma si pongono l’ obiettivo di ricostruire quel tessuto sociale e quella voglia di aggregarsi tipica del paese. Avendo iniziato a recuperare forme di partecipazione fondamentali e determinanti per la nostra comunità ed essendo ormai entrato nel vivo il clima elettorale, il gruppo sta promuovendo un incontro tra i tre candidati a Sindaco delle liste elettorali partecipanti alle prossime elezioni amministrative. Con lo scopo di confrontare i vari programmi e dar così modo di poter rispondere alle aspettative della popolazione, domenica 8 maggio alle ore 18.00 presso il Castello di Riomaggiore, i tre rappresentanti delle liste elettorali sono infatti invitati ad un confronto politico aperto a tutta la cittadinanza.Durante tale incontro i tre aspiranti Sindaco avranno modo di rispondere alle dieci domande già ricevute da parte di Cittadinanza Attiva e sarà possibile un’apertura alle domande del pubblico.

LE DOMANDE

1. Quali sono le tre priorità per il nostro Comune che si propone la lista elettorale da voi rappresentata?

2. Quali sono i lavori all’interno del Comune che verranno realizzati a breve e come affronterete le opere pubbliche fatte e proposte della scorsa legislatura? (Villaggio Europa, scuole in località Pianca, ponte sopra Canperton, funivia, ascensori…)

3. Cosa prevedete per la partecipazione dei cittadini nella politica attiva? Utilizzerete le commissioni ed in che modo?

4. Come intendete rapportarvi con chi ha causato danni economici ai cittadini ed al comune?

5. Avete intenzione di garantire borse di lavoro per le persone svantaggiate in presenza di disabilità? Come pensate di sviluppare i servizi per gli anziani?

6. Quel ritorno avrà il Comune per l’utilizzo della Via dell’Amore come meta turistica e come intendete rapportarvi con le Cooperative che hanno operato fin’ora sul territorio?

7. Come verrà risolto il problema dell’Asilo Nido?

8. Avete intenzione di incentivare e finanziare la Pubblica Assistenza ed il nucleo Anti Incendio Boschivo? In che modo? Come vi porrete nei confronti dei luoghi e degli eventi volti all’aggregazione sociale (feste, sagre, manifestazioni…) ?

9. Verranno applicate sanatorie sulle difformità?

10. Come intendete rapportarvi con il Parco Nazionale delle 5 Terre?



Tutti i candidati sono interessati ed hanno risposto alla nostra richiesta, uno lo ha fatto formalmente ma stiamo ancora elaborando lo svolgimento dell'incontro.


mercoledì 4 maggio 2011

Ne resterà soltanto uno!

Leggiamo oggi sul SecoloXIX (scusate ma non l'abbiamo scansionato), che il tanto atteso confronto tra i tre candidati sindaco potrebbe non essere effettuato, quindi lo sforzo di Cittadinanza Attiva, il gruppo che si è prodigato perchè questo democratico confronto avesse luogo, potrebbe restare delusa.

Noi più o meno informalmente sappiamo questo:

  • La lista "PerRiomaggiore" ha dato piena disponibilità.
  • La lista "Costruire Insieme" ha dato parzialmente il proprio assenso per un confronto solo sui programmi, per evitare che troppe domande o interazioni portino a polemiche (e ha un senso, anche se privare l'interazione potrebbe essere limitante, però non è tirarsi indietro).
  • La lista "Trasparenza e Partecipazione" ha negato la possibilità del confronto, motivando che in quanto ci sono state dichiarazioni troppo secche, e volendo mantenere alto il livello degli incontri non desiderano compromettersi in situazioni di possibile scontro verbale. Però è stato specificato che si direbbe si alla condizione che tutti i candidati partecipino, quindi 27 candidati consiglieri + 3 candidati sindaco.

Se quanto sopra non corrisponde al vero scriveteci, apporremo immediatamente scuse e cambiamenti.

L'Osservatorio Riomaggiore, come associazione civica, in ogni modo appoggia la richiesta di Cittadinanza Attiva per il semplice fatto che sembra assolutamente compatibile con una vera e propria rinascita democratica che sia la possibilità che i 3 candidati si offrano come effettiva rappresentazione di questo cambiamento, e che quindi rendano effettivamente partecipi i cittadini di questo processo.

Non veniamo da un normale passaggio di fine mandato, ma da una situazione assolutamente eccezionale, per cui più si è effettivamente trasparenti e si rende partecipi la gente, più di questo confronto se ne può giovane la cittadinanza tutta.

Non abbiamo riscontrato particolari dichiarazioni offensive, del resto molti dei candidati non hanno mai fatto politica, quindi forse non hanno nemmeno un'idea precisa cui la dialettica politica a volte si spinge.
Comunque trincerarsi dietro alle manfrine del Politically Correct non ha nessun senso, a maggior ragione se qualcuno si è ritenuto ingiustamente appellato il Confronto a 3 è l'occasione giusta per chiarire la cosa con chi è si è espresso non convenientemente.

Chiedere che l'incontro venga fatto in 30, e sostenere che si vuole mantenere il livello della cosa Alto, beh scusate ma questo non regge. Semmai in 30 potrebbero fare un incontro di Calcio Fiorentino.

Per ultimo non osiamo nemmeno pensare cosa succederebbe in altre nazioni, il cui rifiuto alla partecipazione di un candidato ad uno scontro diretto ne decreterebbe immediatamente il disprezzo anche da parte dei propri elettori.


Comunque per non andare a cercare la Svezia come raffronto, vediamo cosa successe, non più di un anno fa, in casa nostra.
Si potrebbe chiedere direttamente all'On. Orlando o all'On. Letta cosa pensano di chi si rifiuta di partecipare ad un confronto:

- - - - 
Berlusconi: non ci sarà nessun confronto in tv con Bersani
BOLOGNA (22 marzo 2010) - Non ci sarà nessun duello televisivo e neppure il dialogo sulle riforme. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sbatte la porta al Partito democratico di Pier Luigi Bersani. "Non credo che un dibattito pubblico sia opportuno in questo momento", aveva detto il premier da Bologna dove era arrivato per sostenere la candidatura di Anna Maria Bernini. Sempre con la stessa decisione era arrivato il rifiuto di collaborazione sulle riforme: "Non ho fiducia nella possibilità di un accordo", spiega il premier, che accusa il centrosinistra di essere "l'opposizione del no assoluto". Arrivano subito le critiche da parte dell'opposizione: "Evidentemente il premier preferisce i monologhi", dice il deputato del Pd Andrea Orlando. "E' amore non volere un confronto col proprio contendente politico o non è forse la massima espressione di odio?", chiede Enrico Letta del Partito democratico.

- - - - 


Ebbeh... c'è altro da dire?

Volevamo intitolare questo post "'N TU CULO ALLA DEMOCRAZIA" in onore a Cetto Laqualunque, il quale certamentemente ha le idee chiare in materia di confronti.
Però poi dicono che scriviamo troppo piccante, e poi a noi dell'Osservatorio dell'incontro interessa solo la prospettiva democratica.

Il confronto è democratico, accettarlo è segno di cultura democratica.
Imporlo però è anti-democratico, per cui bisogna rispettare la scelta di chi non lo vuole fare, se siamo veramente democratici.

La Libertà chiede dazio solo con la responsabilità delle proprie azioni.

Gli alibi servivano prima, quando la libertà era sconveniente.
Adesso è più semplice applicarla la democrazia, senza invocare scuse.

domenica 1 maggio 2011

Amore a pagamento.



Anche oggi, 1 maggio, si sta ripetendo quello che è avvenuto nel weekend pasquale.
Migliaia di persone che arrivano alle Cinque Terre con treni, auto e battelli, raggiungono Riomaggiore e cercano di accedere alla Via dell'Amore.

Poco dopo li senti protestare, increduli di pagare 7Euro per una passeggiata.

Oltre a loro, vengono fatti pagare 3.5euro ai proprietari di seconde case, e parecchi altri ai quali è stato detto che il vecchio tesserino non è più valido. Questi oltre ad essere tartassati dalla Fiscalità per possedere una seconda casa, sono anche privati del diritto naturale di camminare in una strada in un comune dove essi pagano tributi.
E non dimentichiamoci che parecchi proprietari sono riomaggioresi che sono andati fuori per lavoro od altro.

Nei giornali, nei giorni passati, abbiamo assistito invece ad un dibattito farlocco.

La Cinque Terre Card per i gay.

Problematica chiaramente inesistente, ma utilizzata ad hoc per non parlare del problema vero, e di cosa veramente abbia animato le discussioni in paese, tra paesani e turisti.

Questa discussione farlocca ha impegnato tra l'altro presidenti di provincia e assessori al turismo, che chiaramente non hanno altro che fare che strumentilizzare una discussione, di per sè inutile, per fini politici e ideologici, passando una normale e sensata descrizione di famiglia per una conquista sociale.

Una strumentalizzazione ipocrita, inutile, atta a distrarre, come un abile gioco di prestigio, le responsabililtà che politica e funzionari hanno quando non servono gli interessi del popolo, ma di altri.

Non hanno affrontato, ad esempio, il fatto che la gente si lamenta perché non ci sono servizi accessori, non ci sono i bus, i musei erano chiusi e i bagni pubblici in difficoltà.

Questo aumento a 7euro non è stato nè giustificato nè annunciato, anzi paradossalmente alcune settimane addietro era statuo annunciata una diminuizione delle Card.

Non è stata giustificata, anche se sappiamo benissimo che si vogliono aumentare gli introiti. Ma ad esempio, se ciò fosse stato motivato e reso pubblico, i turisti avrebbero capito meglio. Si sarebbero sentiti meno derubati.
Non è difficile accorgersi come i visitatori si siano sentiti maltrattati, usati, umiliati e presi in giro.
Queste cose fanno male a noi, alla nostra economia, ai nostri figli e ai vecchi che con le proprie mani costruirono la Via dell'Amore e espressero il loro disappunto quando fu deciso che questa doveva essere pagata.

Quanto meno si continuasse a pagare una cifra ragionevole, e non quello che a tutti gli effetti viene percepito come uno scippo, uno stupro, una prepotenza.

Tra parentesi non sappiamo nemmeno se questo aumento andrà effettivamente ad aiutare le Cooperative, e se l'atteggiamento del Parco verso di esse sia cambiato, e quindi sia più collaborativo.

Non sappiamo se ha senso non far correre i bus perchè c'è troppa gente, dato che si guadagnerebbe di più.
Non sappiamo se con tutta questa gente in cassa integrazione e una così carente situazione di servizi non sarebbe stato meglio richiamare qualcuno a lavorare.
Non sappiamo se con questi soldi in più magari gli stipendi ai ragazzi alla Sentieri e Terrazze verranno pagati.

Sappiamo solo che i turisti sono incazzati neri.
Sappiamo che chi possiede seconde case è incazzato nero.
Sappiamo che i nostri vicini, spezzini e non, sono incazzati neri.

Sappiamo che Rick Steves non ha apprezzato.

Può essere che i politici farlocchi nemmeno sappiano chi sia quest'ultimo.

Ecco, questo signore è uno che se per caso decide di togliere il capitolo Cinque Terre dalla sua guida turistica, famosa in tutto il mondo, avremo di ché preoccuparci veramente.

Di certo non si preoccuperanno i politici che hanno migliaia di euro di stipendio, non si preoccuperanno i commissari che tra poco se ne andranno e i quali entourage burocratici costano al Parco cifre spropositate.
Questi saranno impegnati in altro, e per noi avranno rovinato l'unica cosa che valeva la pena di tenere e che dava speranze per il sistema economico e occupazionale, e cioè il nome delle Cinque Terre.

Poi dopo, quando questi avranno finito di massacrare il nostro territorio e il nostro nome non ci sarà da preoccuparsi di Card per i Gay, in quanto la torta di riso sarà finità per tutti.


- Posted using BlogPress from my iPad




Alleghiamo questo articolo linkato da LabCinqueTerre primo uscito dopo il 25 Aprile, con la sensata protesta delle guide turistiche.

venerdì 22 aprile 2011

Silvio Rimembri Ancor...

Silvio Benedetto e Olga Macaluso
http://www.fabriziozampa.com/faust01.html

Silvio rimembri ancor
Quel tempo della tua vita a Riomaggior...


Giusto, se vogliono rientrare altri... perchè non anche il Maestro!
Poi oh... mica s'è capito il suo esilio volontario e quella partenza il 29 settembre con gli ammortizzatori della panda che chiedevano pietà.

Comunque... abbiamo letto l'articolo sulla Nazione del 20 aprile e la prospettiva che ha pubblicato A.S. nel sito Lab Cinque Terre.

Noi non sappiamo dare una lettura della cosa in base a giudizi artistici.
Forse potremmo solo dire che col tempo la "benedettizzazione" del territorio ha creato un riff monotematico che ha smesso di essere apprezzato.

Comunque è stato parte del percorso Culturale del Parco, anche se era pagato dal Comune e dalle Cooperative.
Percorso che è stato ampio, a volte poco valutato o magari non pubblicizzato per bene, ma però è stato vario, poi mano a mano forse diciamo "istituzionalizzato".
Sono state fatte molte cose, da pubblicazioni che vanno dal "Libro del Brao" (pochi lo avrebbero fatto) ad altre di ricerca e storia del territorio, poesia e letteratura.
Sono stati organizzati innumerevoli eventi, piccoli o grossi, belli e meno belli.
Bisogna dire le cose come sono.

Le arti visive e l'arredo del paese forse sono stati monopolizzati dal Maestro, che qualche annetto tranquillo se lo è fatto, ma è uno generoso e non si sarà tenuto tutto per lui.

Però è vero, come fa bene le "corbe" il Maestro Benedetto pochi sanno fare.
Pure i volti e le persone le ha ritratte apprezzabilmente.
I piedi invece sembrano non rendere bene, in quanto raramente appaiono ritratti.

In ogni caso non sta a noi dire se il Maestro Benedetto sia effettivamente il più grande o grosso muralista del mondo.

Certamente avrà vissuto anni interessanti, quando ci dice che fin dagli anni '70 era in zona dalle nostre parti.

Tanti artisti hanno fatto la loro comparsa alle Cinque Terre e a Riomaggiore.
Hanno avuto un primo grande ispiratore, Telemaco Signorini.

Fino a pochi anni fa possiamo ricordarci ad esemprio del pittore tedesco Hoffmann, o del più nostrano Pietro Rosa, o addirittura del nostri concittadini Mauro Menchini, Ezio Carboni e naturalmente il dott. Gino Torti i cui murales sono stati abbandonati e occultati persino da bidoni della spazzatura e sono ancora lì da 20 anni senza restauri.
Ma ce ne sono stati molti, più o meno famosi, da Arigliano a Giovannoni, Pino Saturno, Mario Bionda... le loro tele, tavole e acquerelli sono ancora appesi nelle case di Riomaggiore.

Cosa ci porta a ricordare certi personaggi, specialmente stranieri, che rimanevano affascinati dalla nostra terra, dalla nostra gente e dai nostri Caruggi?

Forse il fatto che la loro simbiosi con l'Arte li faceva vivere per essa, e si fondevano con noi e le nostre pietre.
Non sembravano mai foresti, e la loro presenza era parte del tutto.
Non erano invadenti, erano osservatori e l'ingordigia era loro sconosciuta.
Vivevano come noi, in mezzo a noi, si pagavano la spesa, l'affitto, campavano con poco e troppo poco chiedevano quando vendevano i loro lavori.

Ricordarsi Rosa che bendediva le tele col vino prima di cominciare, o quando si concedeva crapule dalla Lanterna.
Hoffmann che stava seduto ore nello stesso posto prima di "sporcare" la tela e ti faceva giocare con i colori e le penne a china.

Cosa ci spinge a ricordarli e dispiacersi del fatto che questi non torneranno?

La loro genuinità, il loro vivere per l'arte e con l'arte.

Ritornando al rientro del Maestro Benedetto, forse bisogna sperare che sia valutato rispetto alle priorità del paese e in base alle finanze disponibili.
Magari potrebbe prima provare a chiedere all'Ente Parco e al Commissiario Cosentino, dato che di debiti non ne hanno.
Il Comune di Riomaggiore sembra un attimino asciuttino.

Una cosa però la possiamo fare.
Sennò poi dicono che organizziamo solo petizioni.

Possiamo organizzare una colletta per comprargli le pitture necessarie.
E se la gente di Riomaggiore, Manarola, Volastra e Groppo lo rivuole sarà sicuramente generosa come lo era con i pittori del passato cui non negava mai niente.

Però il Maestro Benedetto se ama veramente l'arte e vuol bene alle sue opere dovrebbe offrire la sua prestazione di restauro a GRATIS.

Insomma, quantomeno non possiamo pagargli la casa, l'hotel, le donna delle pulizie, la spesa etc e non c'è nemmeno posto per gli amici pifferai.
E stavolta magari i fondi, tecniche di presa e pannelli li scegliesse per bene se davvero vuole che l'opera duri.
Sennò va a finire come quelli asfalti sulla Cisa che dopo 15 giorni erano da rifare... Il murales di Tedoldi al porto è 10 anni che è li e sembra nuovo.

Come detto la nostra opinione si ferma quì, non siamo in grado di giudicare l'arte.
E' bello ciò che piace.
Ad esempio anche nel Cinema ci sono spesso casi in cui si grida al genio o alla inutilità totale.
Emblematico il caso di Ciprì e Maresco, la cui critica è da sempre in bilico tra il capolavoro e lo sdegno.
Vogliamo ricordare quì uno dei maggiori interpreti del Cinema di Ciprì e Maresco: Giuseppe Paviglianiti



lunedì 18 aprile 2011

560 volte NO!



560 cittadini di Riomaggiore, Manarola, Volastra e Groppo hanno firmato la nostra petizione che chiedeva il non reintregro del Geometra inquisito Graziano Tarabugi.

Questa mattina la lettera e le firme sono state portate in Comune, protocollate e consegnate al Commissario La Rosa.

Abbiamo iniziato il 13 aprile di pomeriggio, e ancora mentre andavamo in Comune c'è stata gente che ci ha rincorso per poter apporre la propria firma all'ultimo minuto.
Hanno firmato solo residenti e persone che hanno immobili e attività in loco.
Non una singola firma estranea alla comunità è stata coinvolta.
Nelle persone non c'è stata incertezza, e addirittura alcuni anziani ci hanno chiesto di raggiungerli in casa in quanto impossibilitati ad uscire.

Proprio nella gente di una certa età abbiamo notato l'assoluta fermezza e la piena coscienza di quanto stessero facendo.

Abbiamo visto gente che alla firma le mani hanno smesso di tremare e un sorriso di sollievo ha illuminato il volto.

Questo ci ha particolarmente emozionato.
Molta gente ci ha raccontato vicissitudini e umiliazioni di anni.
Ci hanno raccontato dei loro enormi sacrifici fatti, dello sforzo di migliorare le loro proprietà secolari con soldi guadagnati onestamente con vite di lavoro duro.
Ci hanno raccontato quanto e per quanto tempo le loro famiglie sono state private della serenità.
Qui non parliamo di reati, parliamo di spregio e disprezzo della gente.
Quanto sentito ha conferito e trasmesso anche a noi maggiore consapevolezza e forza.

A questi dedichiamo questa nostra iniziativa.

Alla consegna delle firme il Commissario La Rosa ha espresso apprezzamento per la nostra iniziativa, in quanto è segno di una rinascita della società civile.
Il Commissario si è mostrato molto sensibile alle nostre tematiche, e assolutamente documentato e cosciente nella specifica materia della nostra istanza.
Non possiamo dire con certezza se anche la nostra iniziativa sia stata determinante nella decisione presa dal Commissario, in quanto egli stesso è impegnato e motivato nel duro lavoro del ripristino della legalità e della normalità all'interno del nostro Comune.

Come dire, abbiamo sfondato una porta aperta.

E questa sensazione ci ha fatto percepire che la decisione potrebbe essere in linea alle nostre aspettative e richieste.
Se così fosse la persona in questione ricorrerà dunque al Giudice del Lavoro (non al TAR come da noi erroneamente ritenuto), e il suo rientro sarà forse possibile eventualmente in un futuro, solo dopo aver passato tutti gli iter dovuti, e sempre sotto la discrezionalità del Sindaco per quanto riguarda il ruolo che assumerà.
Salvo il fatto che da parte dei Tribunali, in caso di condanna, siano possibili decisioni ben più nette e risolutive della cosa.

Il Commissario,non entrando in materia politica, ha auspicato che, data la grave situazione, la futura amministrazione dovrà essere quanto più possibile ispirata alla legalità, alla trasparenza e alla determinazione di rendere impossibili rigurgiti di sorta.
Ci ha detto che sono stati fatti danni fatti gravissimi e necessiterà un impegno che va al di là delle normali attività di una amministrazione, ma chi dovrà amministrare si troverà di fronte un lavoro praticamente a tempo pieno, difficoltoso dal punto di vista normativo, legale e decisionale.

Ringraziamo il Commissario per il tempo che ci ha dedicato, e durante il quale ci ha illustrato anche molte altre cose.
Ringraziamo quanti hanno firmato quanti ci hanno sostenuto e sollecitato in questi giorni, che non sono ancora sereni.
Ribadiamo che questa iniziativa non è tanto "contro" qualcuno, e cioè il geometra, ma è contro al fatto che non siamo più disposti ad accettare che qualcosa di simile a quello che abbiamo vissuto si possa ripresentare in questo paese, contro la nostra gente e le nostre famiglie.

Di questo assicuriamo una determinazione massima e totale che va al di la di tutto il resto.

mercoledì 13 aprile 2011

PETIZIONE POPOLARE AL COMMISSARIO DEL COMUNE DI RIOMAGGIORE

Iniziamo una nuova fase.
L'attivismo prende varie forme, fin ora l'abbiamo fatto con doverosa opera di divulgazione di fatti che abbiamo ritenuto rilevanti, di cui avevamo comprovate pezze di appoggio.
Chiaramente ci siamo tenuti altri di questi argomenti di riserva.

Poi abbiamo commentato fatti quotidiani.

Il tutto lo abbiamo fatto tramite internet, senza comunicati ufficiali ai giornali, che talvolta hanno colto da soli spunti dal blog per alcuni articoli in maniera indipendente.

Abbiamo trasmesso il nostro pensiero tramite il web, non siamo andati sulla strada e non abbiamo volutamente utilizzato altri metodi di attivismo più incisivi.

Adesso prendiamo carta e penna, e iniziamo con le raccomandate, le raccolte di firme e se non basta incominciamo con i presìdi.


Abbiamo iniziato oggi una raccolta firme per una Petizione di Sensibilizzazione da inviare al nostro Commissario Prefettizio Comunale Dott. Giuseppe La Rosa.

La petizione ha oggetto la richiesta di non approvare il reintegro all'inquisito Geom. Graziano Tarabugi.
Tale richiesta è stata formalizzata e per legge il Commissario è tenuto a prendere una decisione in merito, e a quanto sembra, seppur non come responsabile dell'ufficio tecnico, il Geom. Tarabugi potrebbe riprendere al più presto servizio presso il Palazzo Comunale in altri uffici come il Protocollo o la Segreteria.

La nostra richiesta non vuole interferire con i sacrosanti diritti che spettano al Geom. Tarabugi, ma semplicemente vuole posticipare tale decisione ad un Sindaco che sia espressione della elezione del popolo.

Il Commissario La Rosa può semplicemente non approvare tale richiesta, e a questo seguirà un ricorso presso Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), il quale probabilmente approverebbe il reintegro del geometra.
A questo punto però forse ci sarebbe un Sindaco e non un Commissario, e quindi tale Sindaco, qualunque egli sia, sarebbe più in sintonia con il sentimento del paese.

Giustamente il Geom. Tarabugi ha espresso sui quotidiani il fatto che altri sono già stati reintegrati, e quindi non si capisce il perché questo non debba valere anche per lui.
Siamo d'accordo, infatti questa detestabile lacuna legislativa vigente praticamente solo in Italia, ha consentito che questo potesse avvenire.

Purtroppo però siamo costretti a fare alcune valutazioni in base a quanto emerso dall'Ordinanza di Custodia Cautelare diffusa pochi giorni dopo il 28 settembre, e dalla ampie trascrizioni pubblicate dalla stampa, che ci spingono a pensare che ci sono moltissime differenze tra gli indagati.

Non possiamo quindi, a livello umano e non giudiziario, mettere sullo stesso piano il branco di persone inebetite che si sono fatte strumentalizzare e mettere di mezzo da quelli che consapevolmente mettevano in atto strategie precise.
Se poi nessuno tra tutti ha avuto un sussulto di dignità o vergogna e non abbia preferito prendere altre strade non ci possiamo fare niente.

In questo caso, per autotutela della nostra gente e per il rispetto nostra dignità non abbiamo altra scelta che attivarci per fare quanto possibile perché non si possa ripresentare una situazione umiliante per il Popolo di Riomaggiore, Manarola, Volastra e Groppo.
Non dunque per rivalsa, ma per il rispetto di noi stessi.

Abbiamo quindi iniziato una civile raccolta firme che solo oggi, in due ore, ha raccolto oltre 160 adesioni, e ci vedrà impegnati in questi giorni per proseguire l'iniziativa.
Non appena pronti saremo sul territorio con punti fissi di raccolta firme e il tutto sarà consegnato al Commissario La Rosa entro la settimana.

Nel caso in cui la nostra richiesta non venisse approvata ci attiveremo per un'attività di presidio permanente sotto il Comune di Riomaggiore.
Altre iniziative saranno attivate in maniera che questa protesta sia vigorosamente sentita e diffusa quanto necessario.

Per il momento la Petizione di Sensibilizzazione è una semplice richiesta che non necessita di autenticazione di firme e numeri di documento.
Sono firme in carta semplice cui accompagneremo la nostra richiesta al Commissario.

Se volete attivarvi singolarmente o in gruppo potete aderire liberamente.

File contenente la lettera per il Commissario

File per il modulo delle firme.

Li rendiamo disponibili anche alla nostra pagina di Download.

STAY TUNED

Il bello sta per cominciare e la torta di riso è finita.

venerdì 8 aprile 2011

Volontariato 2.0 Pulizie di Primavera

Si è vero, abbiamo rallentato, ma del resto ci sono altre cose importanti cui badare.

Però siccome ogni tanto ci vuole la buona notizia, questa settimana non possiamo fare a meno di dire due parole sul curioso fenomeno al quale abbiamo assistito e partecipato.


Il Volontariato dedicato alla pulizia del paese!


Per la prima volta potremo dire anche noi che il nostro paese lo vogliamo pulito e facciamo qualche cosa al riguardo.
Finalmente quelli di Manarola possono smetterla di sentirsi un pò più civili, solo perchè lo hanno sempre fatto!

Bene, è stato molto bello, e continua ancora in questi giorni.
Stanchi di vedere il paese sporco, invaso da ogni tipo di spazzatura, infestato da erbe e cespugli in ogni angolo, i Riomaggioresi (e non solo) hanno preso palette, scope, pale, cazzuole, falci, decespugliatori, ruspe, autocarri e cingolati... e si sono messi all'opera.

Per più giorni si sono alternati nelle vie del paese, nei caruggi, intorno ai monumenti e alle scuole e hanno decespugliato, tolto spazzatura, tolto (per 24ore) cacca e dato una bella sistemata che non si vedeva da anni.

Addirittura è stato realizzato un orto didattico nei pressi dell'asilo.

Hanno anche pulito le cunette della provinciale fino al Castello e oltre.
Schiaffo morale alla Provincia,  che poco tempo fa ha mandato fior di multe a proprietari di terreni vicino alla strada, per ladrare qualche euro, quando le strade stesse fanno schifo per l'abbandono cui l'ente le ha relegate.
Uno Schiaffo Morale anche ad ACAM, che manda bollette vergognosamente alte, e che non adempie al suo compito di pulizia delle strade pubbliche nei nostri paesi.
Ma quelli capiscono solo se non paghi, non gli viene mica la faccia rossa se c'è sporco da far schifo!

Ottima iniziativa quindi, quella coadiuvata da Riomaggioresi Nel Mondo, Associazione Commercianti, e Associazione Affittacamere.

Non solo operatori turistici e commercianti hanno giustamente dato il loro contributo per dare una pulita al nostro paese in vista della stagione turistica.
Tantissimi cittadini hanno dato il loro contributo, in tutti i modi e ovunque.
Anche gli operai comunali hanno aiutato, con i loro mezzi e la loro collaborazione.
E ricordiamoci anche di quei pochi che davanti a casa loro ci hanno sempre pulito.


Nessuno si è sentito a disagio a raccattare roba in giro e chinarsi a strappare l'erba, osservato da compaesani e gente di passaggio.
Anzi, lo si è fatto con un certo orgoglio.
Lo si è fatto di cuore, come racchiude in sé il termine "volontario", un gesto che "procede da un interno impulso, accompagnato da una perfetta cognizione di causa".

Forse anche un gesto liberatorio, o come una doccia dopo un'avventura in vicende poco pulite.
Un desiderio di pulizia, di rimettere in ordine le cose e le idee.
Con consapevolezza e indipendenza, senza la necessità di dover fare vedere di esserci.


Non un gesto politico.


Ma la semplice buona volontà, con naturalezza, come se stessimo pulendo un'appendice di casa nostra.
Nel nostro paese, dove quasi non c'è la differenza tra dentro e fuori casa.

In luoghi che sono così famigliari, che non riconosciamo più solo se sono maltrattati, perché non é come ci hanno insegnato che fossero.

L'ignavia e il disinteresse della cosa comune sono finalmente scopati fuori dalla porta a Riomaggiore?

Dio sia lodato!

Speriamo dunque che questo appuntamento diventi una tradizione.
Benvengano dunque queste iniziative, che sono la vera rappresentazione del motto Gandhiano che se si vuole un mondo più pulito bisogna cominciar da casa nostra.

martedì 29 marzo 2011

A Gratis...




Questa settimana dedichiamo il post al lavoro dell'Osservatorio Riomaggiore.

Un commento ci ha portato a riflettere su quanto facciamo.





"Questo spazio non deve raccogliere provocazioni, anzi grazie per il lavoro di informazione che avete fatto, è gratis ma è meglio di quella a pagamento e più obiettiva di sicuro.

Ciao da Monterosso."


Innanzitutto ringraziamo il lettore (o la lettrice), che, assieme ad altri, ci ricompensa del lavoro svolto, difatti a volte basta solo un po' di apprezzamento (o anche critica, se serve).
Si denota da subito quanti pesi, nella percezione rivierasca, il fatto che una cosa Gratis possa essere addirittura buona.

Ci sono da dire alcune cose.

Noi non facciamo informazione, questa infatti è regolata da leggi ben precise, ed è praticata da professionisti che più o meno posseggono un titole per farlo.
L'Ordine dei Giornalisti è una realtà, anche se obsoleta, ma di fatto regola l'accesso al mondo dell'informazione professionale.
Negli stati che consideriamo avanzati vincolare chi fa informazione ad un ordine corporativo ad accesso limitato già di per se rappresenterebbe una limitazione della libertà di stampa e pensiero.

Quello che facciamo noi è divulgazione di idee, opinioni e fatti, come lo potremmo fare tutti al bar, o dove ci pare.
La cosa pare sia garantita Costituzionalmente...

Di cosa parliamo noi è quello che in questo momento vogliamo parlare.
Parlando è emerso che qualcuno è perplesso sul fatto che un'associazione culturale debba o possa occuparsi di tematiche quali noi affrontiamo.
Nel panorama associativo culturale infatti esiste un vasto numero di categorie, e la nostra è classificata tra quelle a tutela dei "Diritti del Cittadino".
Per cui tutti ciò che rientra in questa tematica, che sia il diritto all'occupazione, alla trasparenza, alla difesa del territorio, alla difesa del diritto di espressione e quant'altro ci riguarda.

Non era infatti nostro scopo fare "concorrenza culturale", ma abbiamo utilizzato uno strumento che ci garantisse margini di espressione in merito alle questioni che volevamo affrontare.

Fare un'associazione non è gratis, ma è possibile sostenere questo sforzo.
La nostra voce è il blog, e questo si, è gratis, non solo per scelta ma per filosofia.

La filosofia è quella della condivisione, della veicolazione di opinioni e idee, e del raggiungimento delle persone.

Su piattaforma Google abbiamo creato un account a nome dell'associazione, che essendo persona giuridica non ha nessun problema.

Questo account ha costo zero, concede di avere una Gmail, e una volta diventati "utenti Google" abbiamo accesso ad una serie di strumenti altamente versatili.
BlogSpot è infatti la piattaforma per blog di Google stesso, alla quale abbiamo accoppiato un account PiCasa per le nostre foto gallery, cui ne gestiamo una pubblica e una privata, nella quale facciamo back-up condiviso del materiale fotografico che riteniamo importante e che sia facilmente reperibile da ogni nostro componente.

Stesso vale per Google Docs, nel quale si possono condividere tra noi è altri utenti documenti di grosse dimensioni e fare storage di tutto quello che ci pare.

Quando altre persone saranno responsabili di questo lavoro, basterà lasciare loro una Username e una Password, e avranno tutto in mano.
Due righe.

Utilizziamo poi Google Buzz per far pervenire i nostri post ad altri.
Stessa logica vale per la diffusione dei testi, che tramite Facebook, Google News, e il redirect di siti amici come per esempio Lab Cinque Terre, Speziapolis, e Perle5Terre portano la media di lettori a interessanti risultati.

Da fine novembre ad oggi abbiamo pubblicato oltre 40 post, abbiamo avuto circa 40.000 pagine caricate da utenti, e abbiamo avuti picchi di oltre 400 lettori singoli al giorno per articolo.
Se utilizzassimo AdSense ci avremmo pure guadagnato...

Probabilmente un'edicola media ha venduto per paese un numero di copie di quotidiano 4-5 volte inferiore.

Se facessimo informazione li avremmo massacrati nel rapporto tra servizio offerto, numero di persone raggiunte e costo di realizzazione.
Ma come detto diffondiamo idee e opinioni.
Dunque non c'è nemmeno Copyright, ma bensì la logica è del Copyleft.
L'inibizione di usare un immagine per problemi legati al diritto di farlo è un concetto abbondatemente superato in rete, è di fatto uno spauracchio antidemocratico, un freno al veicolo delle idee, che sono gratis.

Spendere soldi non è comunque una garanzia.

Il famoso portale www.italia.it era costato come un aereo Stealth F117, e non sono manco riusciti a farlo funzionare...
Portale Italia.it, piovono critiche sul sito costato 45 milioni di euro.

Da ieri il New York Times online è a pagamento, presto altri seguiranno l'esempio, questo non ci garantisce informazione libera.
Ma ribadiamo, quello che dobbiamo fare noi è veicolare idee, cosa che non fa mai male, specie se abbondano e sono diverse.
Questo si può fare Gratis, a patto che si abbia la volontà di farlo, e che questo serva a qualcosa.

Però abbiamo visto che a qualcosa serve, e che innesca meccanismi che non è facile fermare.

Anche dall'alto queste cose fanno paura, non a caso nel 2007 stava per essere varato un disegno di legge apposito per tappare le bocche e le voci dei blogger e in rete.

Il costo vero quando si intraprende questa strada non è monetizzabile, ma è espresso in ore di impegno, di ricerca di informazioni e scrittura.

Chiaramente c'è anche un tempo tecnico, ma quello varia anche in base alla manualità con questi strumenti.
Un giovane utilizza e comprende questi mezzi in poco tempo, e ha potenzialità non indifferenti nell'applicazione dei sistemi.
Dunque per l'innovazione e il cambiamento la gioventù è una enorme risorsa, in grado di utilizzare la modernità con una naturalezza tale da azzerare il costo e lo sforzo.

Costa però anche esporsi, perchè esporsi ha sempre un onere, oltre che magari a qualche complimento.

Conviene sempre fare esporre altri.
E' questo lo scalino da superare e che spesso evitiamo di fare, rinnegando quindi, da soli, quello che dovremmo o avremmo dovuto fare.
Poi se ci si espone volendo offrire un certo tipo di opinioni, che potrebbero essere considerate scomode, allora è ancora più costoso.
Se poi aggiungiamo il fatto che in realtà piccole, la distinzione tra personale e politico spesso non viene colta, beh, è ancora pià difficile.

L'idea di fondo è quella che consente di reggere la pressione, anzi, di superarla e di acquisire consapevolezza che ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare e contribuire alla realizzazione di un domani migliore.

Farlo con mezzi gratuiti aiuta ad allargare la vista su un mondo che fornisce i mezzi per fare qualsiasi cosa, basta volerlo.

Ad esempio, magari non vogliamo comprare quotidiani, o certi si ed altri no.

Iscrivendosi ad un Servizio come Google Alert, oggi avremmo ricevuto a gratis questa notizia.

Parlamento: La Russa piu' ricco tra i ministri, Galan il piu' povero
Libero-News.it

Subito dopo arriva il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, con 300.894 euro che secondo la dichiarazione dei redditi dello scorso anno ha acquistato un'unita' immobiliare Riomaggiore (Sp) e terreno. Fanalino di coda e' il neo ministro ...


Oltre probabilmente, volendo un pochino di ironia, si potrebbe commentare il fatto che da queste poche righe vengono espressi due concetti latini.

Melius abundare quam deficere

Pecunia non olet


Ecco, comunque a Gratis si corrono meno rischi.
Lo si fa per fare, gli alibi non servono.



- Posted using BlogPress from my iPad
- COPYLEFT

lunedì 21 marzo 2011

Siate realisti! Chiedete l'inesigibile...


Una quarantina di anni fa la gente che aveva vent'anni fece suo un aforisma di Camus che diceva:


"Sii realista, chiedi l'impossibile".


Adesso questa gente si suppone che abbia circa una sessantina d'anni, e il mondo non sembra cambiata molto...


A certuni tocca ancora chiedere cose impossibili e viene detto no, ma evidentemente quando ad essi sono state chieste cose impossibili hanno detto di si, e adesso arriva il conto, e quando sono le Fiamme Gialle a farlo, nessuno è troppo contento.
Siccome noi non siamo gran ché come commercialisti, ci siamo chiesti cosa voglia dire "credito inesigibile", che è quanto abbiamo letto sui quotidiani.


Su internet, ovviamente, abbiamo trovato questa definizione:
Crediti inesigibili o in sofferenza:
Crediti che, causa il fallimento o l'insolvenza del debitore, non saranno più riscossi o lo saranno in misura inferiore al loro ammontare.


Per chi non l'avesse ancora capito, l'argomento sono le coop del Parco, e nello specifico la madre di tutte le cooperative, la Via dell'Amore.Inutile negare che questo è l'argomento locale più caldo, più grave e più sentito.




Quello che si sa lo si apprende dai giornali e dai discorsi, ma la situazione pare pesantissima e si parla sempre più insistentemente di fallimento imminente.Ci sono state molteplici versioni, e probabilmente solo in pochi sanno esattamente come stanno le cose.
Si è parlato di milioni di buco, di milioni di tesoretto, alla fine quello che sembra più realistico sono circa 2.000.000 di iva evasa e almeno 12.000.000 di buco nella cooperativa (inezie al confronto di Acam).

Il commissario Cosentino stesso dal suo arrivo ad oggi, ha cambiato parecchie versioni, e adesso sembra aver tirato un sospiro di sollievo, il buco, se c'è, non è nel Parco.
Dunque il Ministero ne esce tutto sommato pulitino, e chi resta a governare il Parco quantomeno non sembra doversi preoccupare del debito, in quanto il debito è stato fatto fare ad altri.

Tra questi altri, appunto, la Coop Via Dell'Amore, che vanta crediti dunque dal Parco, ma a quanto pare, essi non sono esigibili perché la documentazione contabile che ne dia prova non esiste.
Adesso qui la prima incongruenza è che il credito inesigibile, nella sua definizione è tale se il debitore è insolvente o fallito, e il Parco non sembra tale.

Quindi allora la situazione sembra essere che il Parco non paga semplicemente perché non c'è dimostrazione che i servizi fatti siano stati realmente dati, o siano stati mai addirittura richiesti da tale ente o che quantomeno la documentazione non è sufficiente a dimostrarli.

Un po' come dire, se il Parco si impersonificasse in un cliente, entra al panificio, chiede una focaccia,  se la mangia e il panettiere sta a guardare.
Poi alla richiesta del pagamento il cliente dice: Ma io la focaccia mica te lo chiesta con una richiesta scritta, alla quale tu mi ha risposto, e sulla quale ci siamo messi d'accordo... quindi io alzo i tacchi e ti saluto.
Quindi se alla fine il panettiere ha fatto pure lo scontrino, ci deve pagare pure le tasse.
Viceversa, sempre facendo il panettiere, se un fornitore portasse della merce ed una fattura, e questa venisse firmata e poi magari dopo attento controllo questa marce è la metà di quella in fattura, beh, questo credito è esigibile, il fornitore se ne va fischiettando e il panettiere paga fattura e fatturato.
Quindi diciamo essere in malafede è sempre conveniente.

Tornando alle nostre cooperative i politici che hanno detto di voler mediare questa faccenda hanno tutti promesso aiuto, lo continuano a fare e alcuni lo continueranno a fare, così come hanno fatto i sindacati rispetto al lavoro.

Si dice si siano cercati fondi a Roma, per aiutare a coprire questa situazione, ma che soldi non se ne trovano, quindi la situazione è destinata a precipitare.
Nel frangente, per chi deve gestire questa cosa dall'alto, è già pronto un piccolo miracolo.
Non è necessario creare una Bad Company, dove inserire gli assets tossici e una Good Company, operazione che crea sempre problemi.
La Bad Company esiste già confezionata e si risolvono 2 problemi contemporaneamente.
1- Il cosiddetto debito del Parco verso le cooperative smetterebbe di esistere.
2- Il problema occupazionale verrebbe dissolto in quanto il problema è dell'entità fallimentare, inutile caricarsi di legna verde se si possono scaricare le persone e addirittura promettere loro qualcosa.

Per far questo è sufficiente non fare niente, il Presidente e il CDA verrebbero messi di fronte alle loro responsabilità oggettive e nulla potrebbe salvarli. Verrebbe ricordato loro che nessuno li ha obbligati a firmare niente, e se lo hanno fatto erano maggiorenni, vaccinati e pagati. Gli verrebbe pure ricordato che se avevano da dire qualcosa dovevano farlo prima e che se hanno gestito un sistema così inefficiente e antieconomico sono solo fatti loro.
Poco varrebbe ai fini legali, fiscali e finanziari che le responsabilità morali andassero ad essere cercate altrove.

A questo punto basterebbe allargare le braccia e dire:
"A ragà... nun se po fà!"

Cosa potrebbe fare allora la Cooperativa? Aprire un contenzioso ed una causa contro l'ente?
Del resto alla fine se l'Ente a suo tempo chiedeva tali servizi o prestazioni, questi da qualche parte dovrebbero risultare, e magari anche se mancasse della documentazione questi costi potrebbero essere stimati. 
Ma una causa in corso tra Ente e Via Dell'Amore pregiudicherebbe per la durata del procedimento il rapporto di convenzione, magari anche per altre coop correlate, e certamente renderebbe alquanto spinosi i rapporti con chi adesso è a gestire il Parco.

Chi gestisce adesso il Parco?
C'è una gestione tecnica e temporanea?

Beh, si dice che l'apparato laziale che è arrivato alle Cinque Terre cerca casa a contratti annui, non è roba di pochi mesi, e sembra che certi consulenti che dicevano che avrebbero lavorato gratis già abbiano presentato parcelle non indifferenti.
D'altronde una volta tirato il sospiro di sollievo sul debito, e appurato che qui di soldi ne girano a valanghe perché avere tanta fretta di andarsene? Meglio mettersi comodi e far vedere chi comanda ora.

La presenza locale nell'apparato dirigente del Parco è destinata ad assottigliarsi, fino a che nessuno del luogo sarà più presente negli uffici amministrativi.
Risolto il problema vaporizzando le circa 90 persone di Via Dell'Amore resterebbe un numero di cooperative ed occupati sufficiente a gestire servizi che l'ente ritiene necessari, e ci scommettiamo che restebbero quelli altamente remunerativi.
A gestire il tutto, finanziamenti, lavori etc resterebbe tutta gente esterna.
Non che questo debba essere un male, ma sarebbe il preludio al fatto che se non si sta attenti probabilmente piano piano tra consorzi strani e cooperative nuove il tutto sarebbe gestito da entità esterne.
La gente locale sarebbe solo coinvolta nella parte finale della filiera del lavoro.

Si incorrerebbe in quella situazione che già descrivevamo in uno dei nostri primi post, Per alcuni è finita... per noi è appena cominciata (29 novembre '10).

C'è da fare un ultimo ma importante inciso.
Cosa succederebbe se la Via dell'Amore venisse veramente aiutata ad uscire dal gorgo dell'insolvenza, e che dal Ministero si trovasse una soluzione politica per cui qualche credito venisse riammesso?

Ci sarebbe una cooperativa sovradimensionata che nessuno vorrebbe farsi onere di aiutare, in una situazione bordeline in cui ci sarebbe comunque da pagare i mancati tributi all'Agenzie delle Entrate, e forse anche altri scoperti.
I salari sarebbero difficili da coprire, in quanto non ci sarebbe più un apparato economico drogato in grado di gestire con mille vasi comunicanti, e ci si dovrebbe basare solo sulle effettive entrate.
Sarebbe fattibile?
Probabilmente si, ma forse sarebbe necessaria una contrazione di personale.
Ma chi sarebbe disposto ad andarsene per lasciare posto ad altri?
Probabilmente in pochi, la cooperativa sarebbe subissata di vertenze e ricorsi, in molti sarebbero riassunti e metterebbero comunque a repentaglio il bilancio.
Dove si mangia in 2 si può mangiare in 3 e forse in 4, ma in dieci si finisce cannibali.

E quindi?

Beh, sicuramente solo un Comune che ha cognizione di causa e sa adoperare i propri strumenti all'interno delle Comunità del Parco, e saprà mettere sul piatto della bilancia quanto ha da offrire ad un Parco disposto ad avere un ruolo equilibrato e con un rapporto alla pari, potrà consentire ai residenti di avere voce in capitolo sul territorio e sull'occupazione.
Certo che se i meccanismi delle Coop erano in vigore anche in Comune, quindi oneri distribuiti ovunque tranne che al Parco, in realtà poi ci sarà da mettersi le mani nei capelli anche in municipio.

Per quanto sopra, ma anche per molto altro che non è opportuno discutere, il problema delle cooperative è un nodo gordiano che tagliare ora conviene ad alcuni, anche se non a tutti.
Quelli cui non conviene sono quelli che ci rimetteranno il posto e non avranno santi a quali raccomandarsi per un appaltino, quelli che hanno lavorato e costruito comunque una realtà, perché c'è anche gente che ha dedicato tempo, volontà e fatica, vedranno il loro contributo svanire.
Poi ci sono quelli che resteranno veramente schiacciati nel meccanismo, quelli cui, volenti o no, hanno avuto un ruolo di responsabilità, le quali gli sono state volentieri date, nel bene e nel male, e con un ottimo tempismo.

Peccato... davvero peccato pensare che possa finire in questo macello, peccato essersi illusi.


Chiedere l'impossibile oggi sembra sia chiedere di essere trattati come gente e non strumentalizzati come pedine, chiedere che i politici facciano le persone serie, chiedere che ci si prenda la responsabilità delle proprie azioni, chiedere rispetto, chiedere uguaglianza, chiedere di essere amministrati con coscienza e onestà, chiedere cose normali.
Chiedere, in se, ormai è diventato inesigibile.


Bisogna farlo da noi.
Questa forse è la rivoluzione necessaria, inutile aspettarsela da altri, e Gandhianamente cominciare da noi stessi.



(PS, siccome questo è un argomento complicato, se abbiamo detto qualcosa di errato, o se qualcuno si sentisse di correggere o di aggiungere qualcosa siamo a dispozione).