Ci sono pervenuti messaggi, mails e pure per strada ci hanno domandato perché non stiamo scrivendo.
Non sempre è necessario scrivere di tutto, specie se le cose scorrono nel letto del fiume della normalità. Ci eravamo posti di scrivere e di divulgare fatti e notizie che aiutassero a prendere conoscenza e coscienza di situazioni particolari, la cui disamina avrebbe facilitato il processo di rinascita sociale.
Alcuni fatti avvenuti negli scorsi giorni hanno parlato da soli, e di altri ci riserviamo di parlarne successivamente.
Invece, ai nostri lettori, o quantomeno a quelli che ci hanno scritto, piacerebbe avere lumi sui recenti progressi negli schieramentei politici in gara per le Elezioni 2011, in particolare alla lista "Per Riomaggiore".
Chi si è perso tale lettura la può trovare sul sito Lab Cinque Terre, curato da Andrea Somovigo.
Non siamo entrati nel merito diretto delle Liste elettorali e riteniamo che queste dichiarazioni non abbiano una correlazione stretta al processo di creazione della lista Per Riomaggiore, ma più che altro in aspetti della visione politica e delle prospettive personali.
Per questo ci permettiamo di parlarne, come abbiamo fatto, in totale apoliticismo, per quanto riguardava il nuovo segretario del PD.
Sembra che ci sia stata una grande confusione da parte del SecoloXIX (vedi immagine in fondo pagina) che ha pubblicato oggi un articolo, confondendo il Laboratorio Civico che era organizzato dai Riomaggioresi Nel Mondo con il Laboratorio Politico Cinque Terre, sito che raggruppa le news dai vari blog delle Cinque Terre e non solo.
Da quel che si legge si intende che all'interno di "Per Riomaggiore" non siano state prese sufficientemente in considerazione alcune opinioni di almeno due membri del Movimento, i quali hanno deciso di prendere strade differenti e ci hanno tenuto a farlo sapere.
La cosa ci sembra assolutamente normale, specialmente in una fase come quella che si sta vivendo a Riomaggiore.
Molte situazioni sono in progress, e lo saranno fino a che tutti gli equilibri non saranno ristabiliti.
E probabilmente ci saranno molti assestamenti, dato che vi erano anime diverse il cui collante era "l'Antibonaninismo", un po' come avviene in ambito nazionale con "l'Antiberlusconismo".
E' bene dunque che alcune frange si stacchino ora e non dopo se non c'è accordo, anche per consentire al Movimento il naturale progresso nei suoi nuovi assetti, che forse non fanno più parte di logiche di schieramento (o citando A.Pasini, di colori di divise).
Se ci possiamo permettere un commento alla lettera di Somovigo e Faggioni, è che forse effettivamente spesso è difficile comunicare, e che specialmente nel mondo di oggi, dove mille voci si accavallano, è sempre più difficile ascoltare, più che parlare,
Molti hanno dato interprezioni diverse, come Speziapolis, che ha visto una critica al PD, il quale al momento nella forma ha fatto quello che doveva fare nominando un segretario al quale spetta un percorso di riforma.
Altri hanno visto una critica a Franca Cantrigliani sul piano della trasparenza, che suona un pò come dare della razzista a Emma Bonino.
Altri hanno visto il fallimento della Lista Civica nata dal Laboratorio Civico, ma che non era collegata a "Per Riomaggiore" o perlomeno vi era una partecipazione a titolo personale di alcuni.
Ma tutti non hanno capito esattamente cosa queste persone volessero esattamente da "Per Riomaggiore".
Tra i punti chiave sembra esserci posizioni discordanti in merito ad eventuali assessori esterni, i quali non sono contemplati dalla Lista "Per Riomaggiore".
Questo ad esempio stride con la richiesta di trasparenza, in quanto gli assessori esterni sono spesso una gabbola per estromettere membri del Consiglio Comunale eletto direttamente dal popolo. Oltretutto questi assessori rispondono al Sindaco direttamente e non al Consiglio. Possono essere oltretutto revocati a piacimento del primo cittadino, di fatto quindi in grado di decidere con totale propria discrezionalità
Il fatto di decidere a priori che tale Lista non intenda fare uso di questo tipo di assessori è indubbiamente un atto di trasparenza.
Per quanto riguarda il resto, é tutto regolato dalla riforma dei comuni 267/2000, la quale se non andiamo errati prevede già che la presidenza delle commissioni ai consiglieri di minoranza.
Noi ci fermiamo qui, dato che queste cose innescano polemiche infinite, ma rimaniamo consci che l'espressione di tutti, in generale, sia sempre più possibile a qualsiasi livello, e di questo potenziale ci si fa carico dei risultati, delle possibili strumentalizzazioni a cui si va incontro e delle responsabilità degli effetti incontrollati, sempre che non siano quelli desiderati.
Siamo dunque felici di vivere in questa sponda del Mediterraneo, dove è possibile comunicare con una rinnovata e più ampia possibilità.
Meglio dunque un abbondanza di infomazioni che non un deficit.
Meglio dunque vivere in un mondo occidentale dove si ha l'arbitrio di commettere errori e dove parlare non è impossibile, se lo si vuole veramente.
Qui non ci sono rivoluzioni da fare, a meno di quelle dentro di noi.
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