martedì 29 marzo 2011

A Gratis...




Questa settimana dedichiamo il post al lavoro dell'Osservatorio Riomaggiore.

Un commento ci ha portato a riflettere su quanto facciamo.





"Questo spazio non deve raccogliere provocazioni, anzi grazie per il lavoro di informazione che avete fatto, è gratis ma è meglio di quella a pagamento e più obiettiva di sicuro.

Ciao da Monterosso."


Innanzitutto ringraziamo il lettore (o la lettrice), che, assieme ad altri, ci ricompensa del lavoro svolto, difatti a volte basta solo un po' di apprezzamento (o anche critica, se serve).
Si denota da subito quanti pesi, nella percezione rivierasca, il fatto che una cosa Gratis possa essere addirittura buona.

Ci sono da dire alcune cose.

Noi non facciamo informazione, questa infatti è regolata da leggi ben precise, ed è praticata da professionisti che più o meno posseggono un titole per farlo.
L'Ordine dei Giornalisti è una realtà, anche se obsoleta, ma di fatto regola l'accesso al mondo dell'informazione professionale.
Negli stati che consideriamo avanzati vincolare chi fa informazione ad un ordine corporativo ad accesso limitato già di per se rappresenterebbe una limitazione della libertà di stampa e pensiero.

Quello che facciamo noi è divulgazione di idee, opinioni e fatti, come lo potremmo fare tutti al bar, o dove ci pare.
La cosa pare sia garantita Costituzionalmente...

Di cosa parliamo noi è quello che in questo momento vogliamo parlare.
Parlando è emerso che qualcuno è perplesso sul fatto che un'associazione culturale debba o possa occuparsi di tematiche quali noi affrontiamo.
Nel panorama associativo culturale infatti esiste un vasto numero di categorie, e la nostra è classificata tra quelle a tutela dei "Diritti del Cittadino".
Per cui tutti ciò che rientra in questa tematica, che sia il diritto all'occupazione, alla trasparenza, alla difesa del territorio, alla difesa del diritto di espressione e quant'altro ci riguarda.

Non era infatti nostro scopo fare "concorrenza culturale", ma abbiamo utilizzato uno strumento che ci garantisse margini di espressione in merito alle questioni che volevamo affrontare.

Fare un'associazione non è gratis, ma è possibile sostenere questo sforzo.
La nostra voce è il blog, e questo si, è gratis, non solo per scelta ma per filosofia.

La filosofia è quella della condivisione, della veicolazione di opinioni e idee, e del raggiungimento delle persone.

Su piattaforma Google abbiamo creato un account a nome dell'associazione, che essendo persona giuridica non ha nessun problema.

Questo account ha costo zero, concede di avere una Gmail, e una volta diventati "utenti Google" abbiamo accesso ad una serie di strumenti altamente versatili.
BlogSpot è infatti la piattaforma per blog di Google stesso, alla quale abbiamo accoppiato un account PiCasa per le nostre foto gallery, cui ne gestiamo una pubblica e una privata, nella quale facciamo back-up condiviso del materiale fotografico che riteniamo importante e che sia facilmente reperibile da ogni nostro componente.

Stesso vale per Google Docs, nel quale si possono condividere tra noi è altri utenti documenti di grosse dimensioni e fare storage di tutto quello che ci pare.

Quando altre persone saranno responsabili di questo lavoro, basterà lasciare loro una Username e una Password, e avranno tutto in mano.
Due righe.

Utilizziamo poi Google Buzz per far pervenire i nostri post ad altri.
Stessa logica vale per la diffusione dei testi, che tramite Facebook, Google News, e il redirect di siti amici come per esempio Lab Cinque Terre, Speziapolis, e Perle5Terre portano la media di lettori a interessanti risultati.

Da fine novembre ad oggi abbiamo pubblicato oltre 40 post, abbiamo avuto circa 40.000 pagine caricate da utenti, e abbiamo avuti picchi di oltre 400 lettori singoli al giorno per articolo.
Se utilizzassimo AdSense ci avremmo pure guadagnato...

Probabilmente un'edicola media ha venduto per paese un numero di copie di quotidiano 4-5 volte inferiore.

Se facessimo informazione li avremmo massacrati nel rapporto tra servizio offerto, numero di persone raggiunte e costo di realizzazione.
Ma come detto diffondiamo idee e opinioni.
Dunque non c'è nemmeno Copyright, ma bensì la logica è del Copyleft.
L'inibizione di usare un immagine per problemi legati al diritto di farlo è un concetto abbondatemente superato in rete, è di fatto uno spauracchio antidemocratico, un freno al veicolo delle idee, che sono gratis.

Spendere soldi non è comunque una garanzia.

Il famoso portale www.italia.it era costato come un aereo Stealth F117, e non sono manco riusciti a farlo funzionare...
Portale Italia.it, piovono critiche sul sito costato 45 milioni di euro.

Da ieri il New York Times online è a pagamento, presto altri seguiranno l'esempio, questo non ci garantisce informazione libera.
Ma ribadiamo, quello che dobbiamo fare noi è veicolare idee, cosa che non fa mai male, specie se abbondano e sono diverse.
Questo si può fare Gratis, a patto che si abbia la volontà di farlo, e che questo serva a qualcosa.

Però abbiamo visto che a qualcosa serve, e che innesca meccanismi che non è facile fermare.

Anche dall'alto queste cose fanno paura, non a caso nel 2007 stava per essere varato un disegno di legge apposito per tappare le bocche e le voci dei blogger e in rete.

Il costo vero quando si intraprende questa strada non è monetizzabile, ma è espresso in ore di impegno, di ricerca di informazioni e scrittura.

Chiaramente c'è anche un tempo tecnico, ma quello varia anche in base alla manualità con questi strumenti.
Un giovane utilizza e comprende questi mezzi in poco tempo, e ha potenzialità non indifferenti nell'applicazione dei sistemi.
Dunque per l'innovazione e il cambiamento la gioventù è una enorme risorsa, in grado di utilizzare la modernità con una naturalezza tale da azzerare il costo e lo sforzo.

Costa però anche esporsi, perchè esporsi ha sempre un onere, oltre che magari a qualche complimento.

Conviene sempre fare esporre altri.
E' questo lo scalino da superare e che spesso evitiamo di fare, rinnegando quindi, da soli, quello che dovremmo o avremmo dovuto fare.
Poi se ci si espone volendo offrire un certo tipo di opinioni, che potrebbero essere considerate scomode, allora è ancora più costoso.
Se poi aggiungiamo il fatto che in realtà piccole, la distinzione tra personale e politico spesso non viene colta, beh, è ancora pià difficile.

L'idea di fondo è quella che consente di reggere la pressione, anzi, di superarla e di acquisire consapevolezza che ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare e contribuire alla realizzazione di un domani migliore.

Farlo con mezzi gratuiti aiuta ad allargare la vista su un mondo che fornisce i mezzi per fare qualsiasi cosa, basta volerlo.

Ad esempio, magari non vogliamo comprare quotidiani, o certi si ed altri no.

Iscrivendosi ad un Servizio come Google Alert, oggi avremmo ricevuto a gratis questa notizia.

Parlamento: La Russa piu' ricco tra i ministri, Galan il piu' povero
Libero-News.it

Subito dopo arriva il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, con 300.894 euro che secondo la dichiarazione dei redditi dello scorso anno ha acquistato un'unita' immobiliare Riomaggiore (Sp) e terreno. Fanalino di coda e' il neo ministro ...


Oltre probabilmente, volendo un pochino di ironia, si potrebbe commentare il fatto che da queste poche righe vengono espressi due concetti latini.

Melius abundare quam deficere

Pecunia non olet


Ecco, comunque a Gratis si corrono meno rischi.
Lo si fa per fare, gli alibi non servono.



- Posted using BlogPress from my iPad
- COPYLEFT

1 commento:

Carlo ha detto...

Dalle nostre parti o si fa una cosa per interesse personale oppure si è degli ingenui.
Questa è sempre stata l'opinione comune.
Per fortuna vedo che ci sono degli sforzi e degli spazi come questo per andare in una nuova direzione.
Che per me è quella giusta.
Buon lavoro.
Grazie.
Carlo.