domenica 16 gennaio 2011

Censura, mainstream, noi e il resto...

Partiamo dal nostro blog, dopo due mesi di attività, abbiamo deciso di fare "profiling", un internettiano termine per edulcorare la parola censura.
Abbiamo deciso di moderare i commenti, dopo aver fatto un piccolo bilancio del risultato ottenuto dall'anonimato incontrollato.
In pratica non ci è servito a molto, se non a infuocare certe discussioni, o a deviare le discussioni in maniera totalmente fuori luogo.
Non limitare la libertà di commento ha parzialmente dato la possibilità a qualcuno di creare piccole zizzanie, non tanto per i contenuti, quanto per il fatto di rubare le identità, e di firmarsi con nomi ambigui e non distinguibili, tentando di ricreare un clima di sospetto che ormai pretendiamo morto e sepolto.
Per cui da oggi abbiamo deciso di moderare i commenti, e avevamo due scelte, eliminare l'anonimato costringendo l'utente a lasciare la propria mail, o dar la possibilità di scrivere in massima libertà previa approvazione.
Abbiamo scelto la seconda, alla quale adempiremo con rigidità nel limitare i contenuti ambigui e quelli maleducati. In attesa di migliori mezzi tecnologici questo è la cosa provvisoria migliore.
Del resto è quello che avviene ovunque e noi ci adeguiamo, un pochino a malincuore, avendo fatto troppo conto nella buona fede.

Oggi un nostro post è stato citato nel quotidiano SecoloXIX, ci eravamo molto preoccupati quando l'abbiamo saputo, prospettando una qualche strumentalizzazione, invece siamo stati ben interpretati e ben riportati.
Non sappiamo se la cosa aiuterà il Commissario La Rosa a decidersi di convocare un'assemblea pubblica, ma consideriamo che sia un contributo, ed è un segno che costituire un'associazione, cercare di darsi una rotta e provare a scrivere qualcosa di utile, può servire qualcosa.

Ci sono state molte critiche all'informazione mainstream, cioè quella generale, prodotta da Media di larga diffusione, ma spesso che tende a produrre una versione delle cose potenzialmente condizionata o strumentalizzata. Informazione non falsa, ma impossibilitata a fornire in maniera non sconveniente versioni di avvenimenti o situazioni politiche.
Beh, questa volta ringraziamo il SecoloXIX, nella penna di Sondra Coggio, che riteniamo abbia colto lo spirito delle nostre parole in maniera precisa.
Sappiamo che questa giornalista è stata criticata da molti, sia da chi le ha attribuito un atteggiamento troppo colpevolista e nell'aver dato troppo peso alle situazioni di colore nelle intercettazioni, ed è stata criticata molto per aver usato in maniera disinvolta affermazioni scritte da utenti di Facebook trasformandole in dichiarazioni politiche.
Sarà come diceva Prodi quando faceva le Manovre Finanziarie, che scontentare tutti voleva dire di aver fatto un buon lavoro?
Noi non possiamo fare altro che ricordarle la sua enorme responsabilità, che come giornalista ha, di dover informare nella migliore maniera possibile la gente, senza cadere nelle trappole in cui spesso troppi  giornalisti cadono.
Cara Sondra, se un giorno ti inviteranno a mangiare e alloggiare a sbafo, dare un lavoro a un tuo parente, a farti qualche bel grosso favore e a lusingarti bene bene... ecco, se accetterai sappi che non potrai più scrivere liberamente.

Questo non vuol dire che ci arruffianiamo e che i Media non possano fare di meglio, come non vuol dire che noi dobbiamo fare loro concorrenza, dato che noi non siamo una testata informativa, ma un semplice blog.
Però riteniamo che continuare e implementare la proposta di diffusione di idee, pensieri, opinioni e immagini sia fondamentale,  e che quindi sia conclamato il fatto che le informazioni veicolate da Internet siano fonte di pluralismo e rendano sempre più difficile la possibilità di nascondere le menzogne e la volontà di imporre il pensiero unico.

Per non finire ingannati un altra volta abbiamo un estremo bisogno di avere accesso a tutte le informazioni possibili e sviluppare una capacità più affinata nel selezionare le notizie, le loro fonti, e anche talvolta nel saper leggere tra le righe.
Questo per non cadere nella trappola del mainstream, e quindi per non fare parte del coretto che accompagna la diffusione di informazioni con cui vogliono plasmare la nostra opinione o confonderci con giochi di prestigio.
Anche per non perdere di mira le questioni di sostanza, che spesso attraverso la rappresentazione della forma dei fatti tendono ad portarci lontano dalla questione di fondo.

Per questo il nostro tentativo continuerà ad essere quello di portarvi una prospettiva diversa, di farvi leggere nel nostro Blog un fatto, la sua disamina, di porci domande o di dare una diversa interpretazione delle cose. Nel fare questo auspichiamo di contribuire, come già dicevamo nei nostri primi post, al quell'insieme di cose più vicino possibile alla rappresentazione della Verità.

Un piccolo esempio pratico?
Le notizie di questi giorni, la volontà di spostare l'attenzione su piccoli fatti riconducibili alla piccola edilizia privata possono essere letti come un tentativo di far deviare l'occhio per nascondere cose ben più pesanti.
Il cemento che si è versato in questi anni, non è certo attribuibile all'edilizia privata intesa come l'abitante di Riomaggiore o Manarola che si fa o amplia casa sua. Se poi per edilizia si intendono strutture recettive, come il mancato Villaggio Europa o strutture invece realizzate e operative come a RIOMAGGIORE, la cosa sarebbe più interessante.
Invece si vuole portare l'attenzione su "quello che si è fatto un metro di bagno in più".
No, le cose non stanno così, sono ben diverse, sia nell'edilizia e nelle opere cosiddette pubbliche, ben altro c'è dietro.
E gli eventi che ci hanno portato a questo stato di cose, a questo strage di vite compromesse e condizionate, a questo baratro civile, istituzionale e occupazionale sono ancora più profondi.

Comunque se si vorrà parlare di edilizia, siamo sicuri che nasceranno spunti, da oggi infatti è accessibile un'altra voce, quella delle "Libere Cinque Terre", un gruppo Facebook che si propone di condividere immagini scattare nel corso degli anni e dare un contributo:
Un piccolo contributo verso la presa di coscienza che la questione delle Cinque Terre non è solo giudiziaria, ma anche e soprattutto politica: i reati sono solo la punta dell'iceberg, sotto c'è molto di più, a cominciare dal problema della trasformazione del territorio e della cementificazione...
Il gruppo, che nasce impersonale, ritiene che al momento la garanzia dell'anonimato garantisca maggiore libertà alle tematiche che vogliono offrire.
Noi al momento non li conosciamo, ma diamo il nostro benvenuto.

3 commenti:

Libere Cinque Terre ha detto...

Desideriamo ringraziare Osservatorio Riomaggiore per lo spazio e l'interesse che ci ha concesso. Ci fa molto piacere essere citati da un blog che in pochi mesi, pubblicando analisi sempre precise e pertinenti, mai con una parola fuori posto, si è a nostro avviso guadagnato un'indiscutibile autorevolezza nel panorama informativo locale. Anche in quest'ultimo commento il problema del rapporto tra informazione e realtà da un lato e tra giornalismo e potere dall'altro viene affrontato in modo acuto e rigoroso, che non sfigurerebbe in un corso universitario di teoria ed etica della comunicazione. Un'acutezza di analisi ulteriormente confermata dall'aver colto al volo, nonostante gli scarsi indizi a disposizione, la natura e gli scopi del nostro gruppo. Particolarmente azzeccato il riferimento al tema dell'edilizia, a nostro avviso cuore portante del sistema di potere che ci ha governato in questo ventennio. Proprio dalla citata contrapposizione tra edilizia privata ed edilizia pubblica, soggette a pesi e misure così radicalmente diversi e nello stesso tempo connesse da una fitta rete di interessi più o meno torbidi, bisogna partire per comprendere il caso Cinque Terre.
Grazie ancora e buon lavoro.

Libere Cinque Terre

Giorgio ha detto...

Buongiorno Osservatorio,

a proposito del tema "Media e informazione" vi scrivo per proporvi di mettere a disposizione dei lettori del vostro blog una sorta di archivio digitale degli articoli della carta stampata riguardanti le 5Terre in modo tale che chi, come il sottoscritto, vive e lavora fuori dalla provincia spezzina possa essere tempestivamente e costantemente al corrente di ciò che pubblicano i giornali.
Sento questa necessità dal momento che le edizioni on-line dei vari quotidiani riportano solo brevi articoli che ritengo insufficienti per un'adeguata informazione.

Credo inoltre che questa sorta di raccolta on-line possa essere utile a chiunque voglia analizzare gli sviluppi delle recenti vicende che hanno coinvolto il nostro territorio poichè permetterebbe di avere sempre sotto gli occhi l'intero panorama informativo propostoci dai giornali e di seguirne le evoluzioni.

In conclusione, vi incoraggio a continuare nel vostro lavoro di "Osservatorio" nella maniera in cui l'avete svolto fino ad oggi.

Giorgio

Osservatorio Riomaggiore ha detto...

Salve Giorgio,

Grazie per l'apprezzamento, cercheremo di mantenere l'impegno a fare del nostro meglio.
Abbiamo chiaramente le copie dei giornali, e l'idea di creare una rassegna stampa effettivamente era valutata.
Non sembrano esserci particolari problemi di copyright, il problema vero é dovuto piú che altro a mancanza di tempo, difficoltà di scansione di articoli molti spesso superiori all'A4. Blogspot ha anche un limite quantitativo di documenti che possiamo inserire.
Peró effettivamente é un lavoro che dovremmo provare a fare, in quanto l'offerta dei quotidiani online é veramente molto limitata.
Grazie per il commento e per il tempo dedicato a leggerci.