martedì 7 dicembre 2010

Da che parte staranno mai...

Siamo stati interrogati più volte sul fatto se facciamo politica ed eventualmente da che parte stiamo.

Oggi sul Secolo XIX, in un articolo di Sonda Coggio, siamo stati citati tra le numerose realtà emergenti a Riomaggiore, siamo contenti di questa citazione, e anche se non era specificata la nostra natura, ci teniamo a chiarire:

Facciamo politica?
Si, se per politica si intende partecipare alla vita politica del nostro comune e nel senso generale della Polis, come partecipazione attiva e paritaria di tutti i cittadini con gli stessi diritti.

La nostra è un associazione culturale, abbiamo iscritti con idee politiche di tutte le direzioni, ma quando si parla del nostro paese questo magicamente scompare e ci troviamo unanimemente solidali nella consapevolezza che il ruolo dell'"Osservatorio Riomaggiore" è estraneo ai giochi di ruolo politici e di potere.

Siamo solo interessati alle modalità e ai risultati che queste aggregazioni, politiche o non, produrranno una volta in gara e poi elette nel comune di Riomaggiore, nei rispettivi ruoli di maggioranza e opposizioni.
A queste entità promettiamo una scrupolosa e meticolosa supervisione esterna, dal basso, più libera e indipendente possibile.
Questa possibilità ci è costituzionalmente garantita, e siamo intenzionati ad esercitare il diritto di controllo e critica cui si espone chi vuole governare.

Non poniamo limiti ai nostri iscritti, se essi vogliono partecipare alla competizione politica, se non quelli previsti dal nostro statuto a garanzia della nostra indipendenza. Come cittadini siamo elettori, e con questo tutti i diritti e doveri annessi.

Sembra che ci vogliamo ritagliare un ruolo facile, ma non lo è, non lo è nemmeno adesso e non lo sarà dopo. Non è facile esporre tematiche difficili, che possono riguardare cittadini e amministrazioni che conosciamo, la forza la troviamo nel fatto che è necessario andare avanti e cambiare per non perire. Se lo facciamo in maniera forte e provocatoria e per ribadire che indietro non si torna.

In questo momento di confusione non ci tiriamo indietro, ci sono ancora mesi alle elezioni e riteniamo che il paese vada informato, vada aiutato nei vari processi di aggregazione e vada tutelata la pace sociale.
Non siamo molto preoccupati di "fare liste", siamo più preoccupati dell'occupazione e dei risvolti sociali di questa crisi. Siamo preoccupati come alcuni partiti si affrettino a occupare i luoghi del potere, e non ad interagire con i dipendenti delle cooperative lasciati ad operazioni di morte lenta e assistita, senza fornire loro un fortissimo e onesto supporto.
Siamo preoccupatissimi che molte persone si parlino a bassa voce, bisbiglino e che lo facciano mentre parlano del FUTURO. Mentre parlano di come ci si possa mettere d'accordo per "andare in comune".

Ci sembra un momento in cui si deve parlare chiaro, anzi chiarissimo!

Se auspichiamo una direzione politica da prendere per noi è facile sapere quale.
Vogliamo gente motivata, assolutamente non coinvolta, di comprovata e assoluta volontà riformatrice.
E come riforma intendiamo l'applicazione alla lettera dei doveri che ha un Sindaco di fronte alla sua cittadinanza, senza pretendere niente in cambio, nemmeno la riconoscenza, e garantendo a tutti lo stesso trattamento previsto dagli ordinamenti.
Pretendiamo che questo lo faccia in trasparenza totale, nell'interesse primo dell'istituzione che rappresenta, del territorio e poi di tutti i cittadini.

Auspichiamo quindi che ci sia una salutare alternanza in futuro, a garantire l'impossibilità della creazione di mafie, rendite di posizione, reti di complicità a vari livelli.
Auspichiamo che i cittadini prendano coscienza, si esprimano come meglio credano, partecipando numerosi, in tutte le forme possibili e si mobilitino per essere autori del proprio futuro.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravi
allora ci vediamo tra mezz'ora in banchi per parlarne attivamente tutti insieme.....spero di vedervi

alessandro morelli ha detto...

Mah, io se fossi in voi visti i risultati dei partiti li' ed in Liguria in genere, li terrei lontani con i forconi!

Anonimo ha detto...

La condivisione di forti valori morali è l'unica possibilità di superare ciò che ha significato il passato: l'autocelebrazione del potere come strumentalizzazione delle divisioni e delle paure che esso stesso ha generato.
A noi ritrovare la nostra parte migliore, per lasciarla in eredità ai nostri figli.
Una comunità forte deve necessariamente ripartire da qui.

Nicola De Benedetto

Anonimo ha detto...

buon giorno, vi stò seguendo da un pò di tempo, complimenti per la lodevole iniziativa, e soprattutto per il coraggio che i questo momento dimostrate.
ma ! ma (non vi conosco personalmente e quindi scusate Dubito) prima cosa facevate?
per carità non fraintendetemi, capisco e sò, che prima c'era il "terrore" o con Lui o contro di Lui, ma ri propongo Voi cosa ....
questa domanda (visto che non sono li) potrebbe chiarire non solo a me a a tanti altri che conosco e che ne parlano
ancora grazie e buon lavoro !

Anonimo ha detto...

"...auspichiamo che i cittadini prendano coscienza...e si mobilitino per essere autori del proprio futuro..": questi sono concetti fondamentali per costruire una cultura democratica!

Eva

Osservatorio Riomaggiore ha detto...

Ringraziamo sinceramente chi commenta.
Siamo consapevoli che possa sembrare un ruolo passivo rispetto ad altre realtà comunicative di Internet, ma abbiamo fatto questa scelta per poter fare un percorso logico e non essere strumentalizzati nelle nostre volontà e intenti.

In ogni caso i vostri commenti sono assolutamente importanti per tutti, e spesso sono da spunto per altri argomenti da trattare.

Se fossimo persone dubbie risponderemmo frettolosamente al commento delle 21:17 che ci chiede dove eravamo.
Ma siccome siamo gente schietta risponderemo con un intero post.
Grazie dunque per gli stimoli.
Scriveteci via mail se avete da chiederci qualcosa o farci pervenire qualsiasi tipo di segnalazione.

Carlo ha detto...

Sono sempre più convinto che, vista la situazione grave ed eccezionale, bisognerebbe creare una sorta di "patto pre-elettorale" tra le varie liste che metta all'ordine del giorno dei punti fermi che siano condivisi da tutti.
Come giustamente da voi evidenziato, siamo un paese in ginocchio: chi vincerà le elezioni avrà ben poco da esultare.
Il compito è onestamente troppo gravoso per una giunta che presumibilmente avrà al suo interno molta gente inesperta di pratiche amministrative e gestionali della cosa pubblica.
Quand'anche così non fosse c'è bisogno di una sana collaborazione tra maggioranza ed opposizione, (almeno per il primo mandato) perchè le cose da fare sono davvero tante e tutte importanti.
Già così sarà molto difficile, se poi si creeranno le solite polemiche sterili diventerà impossibile.
E ci rimetteremo tutti, nessuno escluso.

Osservatorio Riomaggiore ha detto...

Ciao Carlo, grazie per i tuoi commenti sempre attenti.

Come Osservatorio siamo alla redazione di un documento, che in sostanza è come dici tu un patto pre-elettorale, in cui diciamo cosa ci aspettiamo dalla nuova gestione comunale, ma ancora prima, quelli che riteniamo che siano punti essenziali per presentarsi come alternativa.
E' diviso in due, una parte di principi generali, e una specifica sulle necessità del paese.
Si vuoi contribuire mandaci le tue idee.

Come dice Nicola qui sopra, anche noi riteniamo che si debba partire da una forte condivisione di valori basilari.
Più valori e fini comuni avremo, più la comunità si rinsalderà.

Carlo ha detto...

Premettendo che bacchette magiche non ce ne sono e soldi ancora di meno, le prime cose che mi vengono in mente sono queste, naturalmente in ordine sparso e così come mi vengono:

- dare un taglio al passato per evitare discorsi del tipo: "Io lo sapevo, l'ho sempre detto...ecc ecc"
Le analisi politico-sociologiche sono importanti e non si dimentica nulla, sia chiaro da subito, ma dobbiamo andare avanti perchè non c'è tempo da perdere, il momento è troppo grave;

- dare spazio alle competenze specifiche che ci saranno in ogni schieramento in una sorta di "governo tecnico": naturalmente l'assessore "vincente" dovrà collaborare con la stessa figura dell'opposizione;

- fare un elenco delle priorità che dev'essere NECESSARIAMENTE condiviso e questo naturalmente prima delle elezioni per evitare ogni tipo di polemica;

- chiedere aiuto alla popolazione con la costituzione di gruppi di volontari perchè, a quanto mi risulta, non ci sono più soldi nemmeno per comprare il cemento con cui tumulare i nostri morti: se questo fosse vero, è una vera e propria vergogna sociale, morale e civile;

- dare spazio ai consigli dei cittadini in una sorta di "filo diretto" sfruttando le nuove tecnologie: girando per la rete, mi sono accorto che i Riomaggioresi lontani (per fortuna devo dire molti e non solo io) sono molto interessati alle sorti del proprio paese d'origine.
Se mi consentite una piccola osservazione finale, forse ancora di più di molti residenti.

Rinnovo i ringraziamenti ed i complimenti per la vostra lodevole iniziativa.

Buon lavoro, Carlo.

... ha detto...

@Carlo
Calcolando che "quando c'era lui" gli operai non avevano stanziamenti per comprare guanti da lavoro...e contemporaneamente il comune dava in uso importanti beni di sua proprietà senza prentendere nulla in cambio.. direi che prima di descrivere la futura situazione economica in modo così disastroso occorrerà fare valutazioni attente del patrimonio e delle convenzioni.
Siamo certamente un comune che può ritenersi fortunato rispetto a molti molti altri in Italia, a condizione che si amministri bene, avendo come obiettivo quello istituzionale ovvero i citadini
Ciao

Andrea Somovigo

Carlo ha detto...

"...prima di descrivere la futura situazione economica in modo così disastroso occorrerà fare valutazioni attente del patrimonio e delle convenzioni..."

Affermazione giusta e corretta, ma bisognerà vedere se il Comune potrà usufruire DA SUBITO di questi beni (cosa di cui sinceramente dubito), mentre i problemi da risolvere sono URGENTI e da risolvere nel minor tempo possibile.

"...Siamo certamente un comune che può ritenersi fortunato rispetto a molti molti altri in Italia, a condizione che si amministri bene, avendo come obiettivo quello istituzionale ovvero i cittadini."

E' proprio in quella CONDIZIONE il punto nodale di tutto il mio discorso di cui sopra: mi ripeto dicendo che VISTA LA PARTICOLARE SITUAZIONE tale amministrazione non può che essere condivisa (almeno per il primo mandato).

Naturalmente la mia è solo un'opinione: non ho verità in tasca (aggiungo per fortuna).

Ciao, spero di parlarne con te anche di persona perchè pur non condividendo spesso le tue idee, ti riconosco volontà, passione e partecipazione.

Carlo (Ricci).

Carlo ha detto...

Volevo dire sempre e non spesso

Anonimo ha detto...

vedrai che le occasioni non mancheranno..

comunque..lungi da me l'idea che siano rose e fiori..Tutt'altro! solo che non ci si deve spaventare e sperare (come troppo spesso facciamo) che venga qualcun'altro a risolvere i nostri problemi...questo sarebbe l'errore più grosso che possiamo commettere perché aprirebbe la strada al solito, vecchio potere incancrenito che trova le proprie strade spianate dalle paure e dal disimpegno delle persone. Su questo sono certo che siamo d'accordo(!)
Andrea

Carlo. ha detto...

Ciao Andrea.
Cito testualmente: "..non ci si deve spaventare e sperare (come troppo spesso facciamo) che venga qualcun'altro a risolvere i nostri problemi...questo sarebbe l'errore più grosso che possiamo commettere perché aprirebbe la strada al solito, vecchio potere incancrenito che trova le proprie strade spianate dalle paure e dal disimpegno delle persone. Su questo sono certo che siamo d'accordo"

Su questo non solo siamo d'accordo ma credo proprio che non ci possano essere dubbi di alcun genere.
Approvo e sottoscrivo in toto.
In ogni caso credo che "Osservatorio" nasca anche con questa finalità e quindi come una sorta di "garante" perchè non abbiano più a ripetersi determinate situazioni.
Non si può commettere lo stesso errore due volte.
Non lo dobbiamo permettere, non ce lo possiamo permettere.
Ciao, Carlo.

Osservatorio Riomaggiore ha detto...

Grazie per i vostri contributi.

Solo una cosa, l'"Osservatorio" non è garante, perché l'unico garante è la legge dello Stato.
Se questa viene seguita in maniera quantomeno normale si evita che lo Stato la debba ristabilire con l'ultimo meccanismo di garanzia a sua disposizione, l'intervento "manu militari" della forza pubblica.
Questo succede comunque quando mille campanelli di allarme sono suonati e nessuno ha fatto il suo dovere.

L'"Osservatorio" può essere solo uno di questi campanelli, garantito dalla costituzione, ma esterno ad un vero e proprio ruolo di garanzia.
Chiaramente non è sufficiente, quante voci che reclamano ingiustizia a questo mondo rimangono inascoltate?

Però è fondamentale che questa realtà esista, venga costituita come meglio possibile, qui in questa "Riomaggiore Anno Zero", cosicché è conclamata l'esistenza di una casa sotto dove sostare in compagnia, e che non più si debba affrontare la notte soli nel bosco.