sabato 18 dicembre 2010

Il Secolo XIX e la Decadenza Riomaggiorese.

Secolo XIX 17-12-2010 pag.19
 (clicca per ingrandire)
Quale può essere lo scopo di un giornalista che scrive un articolo simile?
Può essere, il poverino, effettivamente in buonafede?

E' ancora troppo presto perché si dica il famoso "era meglio quando si stava peggio", ma è ancora troppo presto per addebitare alla mancanza della Guida delle istituzioni come causa dei mali indicati in questo inverecondo articolo.

E' tanto tempo che la stampa, definita "cane da guardia della democrazia", ha deciso di abdicare a tale ruolo.
Certi atteggiamenti prima forse lo si potevano capire, non fosse altro per i compensi che Publirama, la nota agenzia Concessionaria della pubblicità di quotidiani riceveva dall'Ente Parco, tramite i propri canali di elargizione, per pubblicizzare le proprie attività, fossero progetti europei o altro.

Ma adesso a cosa serve strumentalizzare il nulla, creare la sfiducia nel futuro, e dispensare menzogne a piene mani con articoli come questi?

Chiaro che una testata grande e importante come il Secolo XIX forse non può controllare la veridicità di tutte le informazioni contenute in un articolo, questo forse è troppo chiedere.
Ma al caporedattore forse possiamo chiedere di risparmiarci questi articoli spudoratamente viscidi, con quella punta di malizia che chiunque intravede, non serve un Pulitzer a leggere quest'accozzaglia di frasi tristi e dirci che è ruffianeria andata a male.
Non ci vuole tanto a capire che quello che vede in giro oggi sono i risultati della decadenza di anni, e non la manifestazione della decadenza scaturita dagli eventi di 3 mesi.

Seppoi lo scopo è quello di dire che era meglio prima allora e che bisogna facilitare il ritorno del passato... allora va bene così.
Complimenti per lo scoop.

Comunque se proprio vogliamo sollazzarci, analizziamo dil viaggio di R.S. nel paese simbolo del Parco delle Cinque Terre Riomaggiore:

Il point internet del Parco alla stazione è difficilmente accessibile in quanto l'intonaco è caduto.
Bene, la ristrutturazione di tale immobile è recente, è stata fatta bene o male?
Dobbiamo cercare e dire chi l'ha ristrutturato?
E' ancora in garanzia o è assicurato?
Adesso non si può fare niente perchè c'è il commissario e non può spendere?
Concesso questo, si mette in sicurezza togliendo le parti fragili, normale procedura che avviene anche in Corso Cavour.

Via Tracastello bloccata da una frana all'incrocio di via Signorini.
Ci vogliono 25000 euro e il comune langue?
Non veniamo a dire che un Commissario prefettizio non può far sgombrare una strada, e se non ci sono 25000 euro allora la cosa è non grave, gravissima e la gestione precedente deve averne combinate più di quelle che sappiamo.
Inoltre il muro crollato è privato, forse danneggiato da una strada pubblica fatta alla carlona, ma il muro crollato purtroppo, caro R.S. è privatissimo.
E la strada dove è crollato? Lasciamo perdere...

Gli ascensori sono fermi.
Uno è fermo per manutenzione da Agosto, non si sa perché. Probabilmente la ditta non è stata pagata, e vale quanto sopra, non ci sono soldi... male, non c'erano già ad agosto... malissimo.
L'altro ascensore deve finire di essere costruito, chissà se lo si farà?
Anche in questo caso, sono 4 anni che l'ascensore è in costruzione e una gru gialla incombe indecente e pericolosa sul paese. Questa gru era nuova quando è stata portata, cosa può costare un macchinario del genere fermo? Come mai non è stata finita se i soldi erano stanziati, oppure se i soldi non c'erano, quale pazzo ha ordinato di farla?
Vogliamo dare un'occhiatina ai nomi presenti nel cartello di concessione edilizia?
Vogliamo domandare al tecnico comunale che ne era responsabile?

Ci si lamenta che la televisione non funziona.
Il famoso impianto via cavo, una vera è propria rivoluzione dell'allora sindaco Bonanini.
Ottima idea, ma i tempi cambiano e cosa è successo?
Che questo impianto ha dei costi spaventosi, per poi funzionare a singhiozzo o a macchia di leopardo.
Ha fortemente limitato la diffusione della normale televisione, e ora anche del digitale terrestre.
I decoder compatibili con questo sistema manco esistono più.
Bene, ha tolto le antenne, ma quante parabole ci sono in giro?
Lo ha fatto questo giro, caro R.S. o non lo ha fatto?
Lo sa che il diritto all'informazione è tutelato dalla costituzione?
Allora le antenne ci possono essere, con un minimo di decoro, come avviene in tutti i centri storici.
Purtroppo le realtà dove esiste la TV cavo, sono gestite ed hanno un costo, non a caso ci sono ditte o compagnie di telecomunicazione, che si fanno pure concorrenza.

Rischia di saltare la connessione Internet.
Ma si rende conto di quello che dice?
Si informi, e scoprirà che a saltare è semmai una convenzione con Telecom Italia, per un certo numero di abbonati privati, che pagano una tariffa.
Il merito di questa questione è che l'allora Presidente del Parco trovò una soluzione in quanto le Cinque Terre non erano ancora raggiunte dalla banda larga. E fece bene, perché aveva ragione, il digital divide era un problema e le grosse compagnie non servivano i centri piccoli in quanto le centrali dell'epoca non garantivano il ripagamento del costo della centrale stessa, se gli  utenti erano pochi.
Adesso come sopra, i tempi sono cambiati.
Si può chiedere ad una persona di pagare 16euro al mese per una ADSL a 1.2Mega quando il mercato ti offre tariffe flat a 10euro per 7mega?
Il mercato è aperto, e la gente sceglie.

La conduttura delle fogne è guasta.
E' meglio non dire da quanto tempo è guasta, glielo garantiamo, e ci sono tanti suoi colleghi, caro R.S., che i giretti a Riomaggiore se li facevano pure prima e non vedevano i "sommergibili marroni".

Diminuiranno le bandiere blu.
Ecco, questo lo chieda a Roberto Della Seta, magari se facevano il Villaggio Europa, che lui strenuamente difendeva, magari ce ne davano pure di più di bandiere.

Ci sarà qualcuno disposto a fare il sindaco in questo paese?
Ci creda, di coraggio, faccia buona ce ne voleva molto di più prima, a fare il sindaco in questo paese.
Dorma pure sogni tranquilli, caro R.S. che ci sarà un sindaco, ed è vero, avrà un ingrato compito, quello di tirare le somme e dire la verità di quanto è successo e spiegare alla gente in che condizioni siamo veramente.

Da domani il Commissario Cosentino dice che si pagheranno tutti i servizi.
Caro R.S. anche in questo caso non si preoccupi.
La gente delle Cinque Terre ha sempre messo mani al proprio portafoglio.
Ci siamo sempre pagati tutto, e in questi anni forse abbiamo pagato anche il 10% in più di quello che ci voleva a fare un lavoro edile in casa propria.
Quelli delle Cinque Terre han sempre pagato, qualsiasi cosa ci fosse da pagare, in anticipo.
E' adesso che ci guardano come ladri, è adesso che ci vogliono fare la pelle e che ci accusano che "la gente delle cinque terre sono dei farabutti!"

Vada pure a chiedere qualche vecchio negoziante a Spezia, se quelli delle Cinque Terre pagano e han sempre pagato tutto e puntualmente.
Chieda pure agli avvocati, che ne abbiamo pagati tanti e ne continueremo a pagare, perché la legge ci piace.
Siamo orgogliosi dei nostri vecchi, e ci faccia il caro piacere, non li menzioni più, per rispetto.
Li hanno presi in giro abbastanza, c'è solo da pregare che non tornino sulla terra e ci prendano a calci nel sedere.

Si preoccupi invece, caro R.S., di leggersi qualche articolo di gente di mestiere.
La smetta di adulare e di essere così furbescamente servile.
Faccia il suo dovere, informi, con coscienza.

35 commenti:

laboratorio politico 5 terre ha detto...

Grazie Alessandro, sono contento che il torpore di questi giorni non abbia scalfito la tua acutezza e la tua determinazione e sono contento di non essere stato l'unico a notare questo gran pezzo di giornalismo..continuiamo l'osservazione..

Andrea Somovigo

albino faggioni ha detto...

caro alessandro, ti confesso che, ieri mattina, ho letto con negligente superficialità l'articolo del Secolo xix a firma R.S. ( a proposito, quel S non ricordo dove l'ho già sentito...): tra me e me ho commentato con un laconico " sono sempre i soliti "; poi, ieri sera, lo stesso giornalista si è materializzato a teleliguriasud,riproponendo oralmente l'articolo in questione:finalmente ho percepito la gravità di quelle parole e mi è parso di esser tornato indietro nel tempo ( ma per la stampa nostrana siamo veramente andati avanti????),all'era imperiale, per capirci! Hai già chiosato perfettamente l'articolo,smontandolo pezzo per pezzo, senza pietà,come è giusto che sia; vorrei perciò fare solo alcune considerazioni a margine: ma dal secolo xix cosa vogliamo aspettarci??? non dimentichiamo che su quella testata ha sempre scritto P.S.,in quota Agenzia di Stampa del Parco e "pluralista" conduttrice del TG omologo, arcinoto per la sua " correttezza giornalistica"; un amico che ha avuto la possibilità di leggere l'elenco dei dipendenti coop e dei consulenti del parco, mi rimarcava la sua indignazione per " l'omonimia" di tanti cognomi,collocabili per assonanza nelle istituzioni,nei media,nella politica,ecc: questo è stato il vero capolavoro di Bonanini: l'aver costruito una ramificazione di potere, talmente consolidata, che solo la Magistratura poteva smontare.Ora tutti questi personaggi, che pensano di aver riacquistato la dignità in soli due mesi, credono di aver individuato quelle embrionali entità politiche che, in spregio alla dichiarata discontinuità,possano garantire la continuità con l'ancien regime; infatti ricominciano a cantare le vecchie lodi al Dominus, anche attraverso articoli come quello del secolo xix. Ma visto che il Dominus non c'è, in sua assenza non sono capaci neppure ad aggiornare quelle vecchie lodi,modernizzandole magari in litanie; è sono talmente stupidi da non capire che I FATTI hanno smontato le loro assurde nostalgie.Infatti, se fosse stata " solo una questione di presunte tangenti", sarebbe bastato cambiare solo qualche "conduttore",ed il treno avrebbe continuato a marciare tranquillamente; invece è stato sufficiante allontanare il Dominus per far implodere il sistema PARCO-COMUNE, e sapete perchè?? PERCHE' IL SISTEMA NON ESISTEVA, o quantomeno interpretava ruoli impropri,sovraesposti economicamente,insomma con le capacità sintetizzate nella famosa ordinanza! Non so se questi personaggi, conniventi col regime,potranno mai intraprendere un percorso di reiserimento etico-sociale, ne dubito; mi viene però un'idea: quando la cronaca ( non quella del secolo) passerà le nostre vicende alla storia,per ricordare ai posteri il nostro vissuto, potremmo costruire un museo delle cere: ecco quindi l'esatta collocazione che potremmo dare a questi personaggi: IMMOBILI STATUE DI CERA, A DIUTURNA INTERPRETAZIONE SOLO DI SE STESSI

Anonimo ha detto...

Complimenti Osservatorio Riomaggiore!

Anonimo ha detto...

si vede che il GIORNALISTA R.S. era uno di quelli che quando veniva a riomaggiore si soffermava sopratutto sui rinfreschi e bicchierate al castello girando poco per il paese(che è sporco come una latrina, cè un solo spazzino) d'altra parte non è che fosse l'unico tra secolo nazione e redazione genovese de il giornale è proprio un bella gara. Marina.

antò ha detto...

di tutta l'erba un fascio ?
pare di si, esempio il comune di monterosso sponsorizza una pagina di uno dei due quotidiani (gratis) on line, ed ecco che a Monterosso non esistono più buchi nelle strade, non bruciano più la plastica con le sterpaglie sulla spiaggia, e tante altre belle cose.
Monterosso per questi "giornalai" pare seere il paese del ben godi !
e noi fessi che li compriamo ancora.....

Carlo ha detto...

Secondo me ci vuole più equilibrio, soprattutto da parte dell'informazione.
Se è vero, come è vero, che non eravamo il miglior comune d'Italia prima è altrettanto vero che non siamo il peggiore oggi.
Il post di Osservatorio è molto duro ed a tratti sopra le righe, ma in effetti è decisamente irritante che si vedano i difetti di un sistema solo adesso quando tutto è crollato.
In senso lato ed in senso stretto.
Purtroppo, come scrivevo in risposta ad un altro post su un altro blog, la stampa ha per scopo la "notizia" e scrivere OGGI che a Riomaggiore tutto va male fa indubbiamente vendere più copie.
Così come è indubbio che dire OGGI che le cose vanno male equivale a non contraddirsi quando IERI si diceva che eravamo l'eccellenza d'Italia.
Lo scopo dei giornali è quello di vendere più copie o di informare?
Nel primo caso ciò che è stato scritto non mi stupisce più di tanto, nel secondo l'articolo pecca quanto meno di superficialità.
In ogni caso questo non solo non è giusto, ma non è intellettualmente onesto.
Per concludere il tutto, questa "notizia" esaspera ulteriormente gli animi in un paese che di veleni e sospetti non ne ha davvero bisogno.
Soprattutto in questo momento.

Anonimo ha detto...

ma dove sono i ragazzi delle coop?
non sono interessati all'asilo
non sono interessati alla legge 183
non sono interessati all'artcolo su Feliziani
non sono interessati alle frane
non sono interessati a partecipare ad un incontro come quello di domenica scorsa
non hanno partecipato a nessun incontro con i riomaggioresi nel mondo
ed anche oggi un assordante silenzio su un'articolo dove il giornalista rs umilia il nostro paese
che futuro può avere il comune di riomaggiore?
ragazzi ricordatevi che il futuro siete voi fate sentire le vostre voci
opinioni
se pensate che le persone che parlano oggi dicono delle cavolate fatelo notare perchè c'è bisogno anche della vostra campana
SVEGLIA

antò ha detto...

Svegliarsi equivale a dire, impelagati, e chi è qul "buon omo/ donna" che svegliandosi ammette che faceva parte del "regime" ?? più stanno alla larga e più si PURIFICANO, per tornare domani più vergini che mai !!hahahaha

Carlo ha detto...

"Svegliarsi equivale a dire, impelagati, e chi è qul "buon omo/ donna" che svegliandosi ammette che faceva parte del "regime" ?? più stanno alla larga e più si PURIFICANO, per tornare domani più vergini che mai !!hahahaha"

Quindi con questo ragionamento chi lavorava col Parco è colluso col sistema e si deve "purificare".
Forse mi manca il senso dell'humour ma non ci trovo proprio niente da ridere.

Anonimo ha detto...

I dipendenti delle coop ed alcuni soci virtuosi, disorientati e credo intimoriti, sono ovviamente concentrati sull'emergenza lavorativa.
E' al momento impossibile per loro - e per chiunque -declinare un piano industriale di rilancio in assenza di una situazione contabile chiara.
Situazione che non può essere ancora chiarita visto che i bilanci sono ancora in via di scorrimento.
In questa situazione, nessuna progettualità è possibile.
Questo deve essere chiaro alla Lega delle Coop, deve essere chiaro ad ATC e deve essere chiaro soprattutto a Feliziani.
Ben venga un progetto anche sistemico che protegga il territorio, ma dovrà essere coordinato da referenti assolutamente nuovi.
La nostra fiducia è verso i soci e i dipendenti volonterosi che di certo sono in grado di assumere il coordinamento dei nuovi piani industriali.
Ci fidiamo di loro.

DE BENEDETTO
ITALIA DEI VALORI

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda IDV c'è tutto l'interesse a coinvolgerli nel rilancio economico del territorio.
La comunità deve ripartire dai ragazzi del paese.
Non da manovre d'apparato effimere e strumentali.
Lo ribadisco, ci fidiamo solo di loro.

DE BENEDETTO

Anonimo ha detto...

ecco,bravo De Benedetto...hai toccato il punto giusto....
E' inutile parlare quando non si ha un quadro della contabilità chiaro...quando non si capisce se ci sono convenzioni e quant'altro....purtroppo bisogna aspettare che finiscano i controlli della guardia di finanza,purtroppo bisogna aspettare che i presidenti e i soci delle varie cooperative prendano una decisione in merito.Da piccole riunioni suddivise per accoglienze e diversificando i servizi,sono state portate,dai dipendenti,varie proposte per cercare di migliorare i vari punti informazione e altro.Ma momentaneamente non serve a niente....e spero che in un futuro oltre alle proposte fatte se ne aggiungano altre,magari portate da altre persone ,paesani,turisti,nella vita tutto è migliorabile!
E per favore basta con sto SVeglia,siamo cornuti e mazziati in continuazione e nemmeno per colpa nostra!

Anonimo ha detto...

c'è anche un paese che ha bisogno di sapere cosa pensano questi ragazzi
un paese che li vuole aiutare
tutto il paese è in "disgrazia"
non solo loro
e si può uscire da questa situazione in un solo modo
TUTTI INSIEME
non possono stare fuori
non devono fare le vittime
le vittime siamo tutti
devono essere loro i protagonisti della rinascita,del futuro del paese
sono i giovani

Anonimo ha detto...

De Benedetto è sicuramente in buona fede, per quanto riguarda la situazione attuale , il paese riomaggiore, ha bisogno sdi una amminmistrtazione consapevole e consciezieosa in grado di trattare con l'ente Parco da una posizione solida AVENDO CHIARI GLI obbiettivi del risaNAMENTO DELLA MICRoeconomia locale e del risanamento del territorio ai fini agricoli e turistici. Enrico.

laboratorio politico 5 terre ha detto...

Mi pare che Enrico abbia sintetizzato il pensiero che dovremmo avere ben stampato in mente. Non ci sono dubbi di interpretazione di fronte ad un messaggio così chiaro, sarebbe sufficiente che chiunque salisse in Comune lo avesse come linea guida imprescindibile. E' altresì necessario che si posseggano le qualità politiche oltre a quelle tecnico-amministrative per metterlo in pratica nel modo migliore

Anonimo ha detto...

chi è? il superconsulente da 500.000 euro menzionato da www. perle5terre.com, se è verità e francamente da stà gente c'è da aspettarsi di tutto e di più, i vari presidenti di cooperative devono fare il nome o altrimenti che smentiscano, altro che mettere in cassa i ragazzi che guidavano i pullman a 1000 euro.

Anonimo ha detto...

Belin certo che 500.000 euro son bele palanche,se tutti sti soldi che hanno sperperato in 10 anni di parco li avessero distribuitiindiscriminatamente a tutte le famiglie di riomaggiore avremo tutti i portoni d'oro e legheremo la pecora con le salcicce.

Anonimo ha detto...

Marina in un messaggio di ieri ha chiamato in causa"la redazione genovese de IL GIORNALE" a tal proposito mi permetto di segnalare un articolo a firma Massimiliano Lussana del 14 ottobre 2009 dal titolo "il parco delle meraviglie" che letto oggi fà un certo effetto...

Anonimo ha detto...

a volersi proprio far del male c'è nè uno a stessa firma del 18/9/2010(solo 10 giorni prima del blitz) che fà rabbrividire...marina.

Carlo ha detto...

Attenzione a non cadere nella dietrologia.
Non è nè giusto nè corretto analizzare i fatti di oggi con i commenti di ieri.
Questi giornalisti non abitano nelle 5 Terre (non tutti almeno) e vedono le cose dall'esterno.
Il Parco aveva uno dei suoi punti di forza nella spendita del proprio marchio ed in effetti esso era molto abile nel creare iniziative di sicuro effetto mediatico.
Poi, si sa, la stampa fa il suo interesse che è quello di vendere più copie.
A proposito dell'articolo di M.L. del 13-10-2009 a titolo IL PARCO DELLE MERAVIGLIE ecco un interessante "stralcio" che ho già postato da un'altra parte.

""...Franco Bonanini è stato davvero candidato del Pd e, come candidato del Pd, è andato a un passo dall’elezione ad europarlamentare.
Anzi, per qualche ora, il seggio a Strasburgo e Bruxelles è stato davvero suo.
Poi, i pasticci coi conti.
Poi, il candidato dalemiano che lo risupera.
Poi, i ricorsi contro il ricorso al Tar di Bonanini appoggiati addirittura dal suo partito. Sostengono, quelli del Pd, che - se l’interpretazione del presidente del Parco delle Cinque Terre prevalesse sulla loro - il partito si ritroverebbe con 40mila voti di meno. Ma, come ha spiegato su queste pagine la nostra Maria Vittoria Cascino, quei voti non darebbero più eurodeputati al Pd.
Molto più semplicemente, li sposterebbero da un eurodeputato all’altro.
E allora perchè non volere Bonanini, il cui approdo in Europa costituirebbe un valore aggiunto enorme per la Liguria e persino per l’Europarlamento in generale?"

Già, perchè?

Anonimo ha detto...

forse avevano capito chi fosse...

Anonimo ha detto...

forse avevano capito chi fosse...

Carlo ha detto...

"forse avevano capito chi fosse..."

Ne è proprio così sicuro? A me risulta che il segretario della locale sezione del PD fosse il figlio...

Anonimo ha detto...

eletto da una sezione fatta di dipendenti delle coop del parco, vai a leggerti da chi era composto il circolo sul sito del pd provinciale

Carlo ha detto...

"eletto da una sezione fatta di dipendenti delle coop del parco, vai a leggerti da chi era composto il circolo sul sito del pd provinciale"

Prendo serenamente atto che la responsabilità politica è dei dipendenti coop del Parco e non del PD.
Nella vita c'è sempre da imparare...

Carlo ha detto...

P.S. Non è possibile visualizzare il circolo PD di Riomaggiore sul sito provinciale del partito.
Questo per "dovere di cronaca"

Osservatorio Riomaggiore ha detto...

Grazie a tutti per i commenti.
Volevamo puntualizzare un paio di cose:

- I commenti vanno indirizzati all'"Osservatorio Riomaggiore", l'angolo della "posta del direttore" non ce lo abbiamo ancora, e quindi ci piace essere considerati un gruppo per il rispetto al lavoro di tutti quelli che collaborano all'Osservatorio.

- Per gli anonimi, potete usare uno pseudonimo per firmare i vostri post, ci sono sequenze di commenti che se avessero i loro rispettivi autori firmati avrebbero più senso.

- Per l'ultima volta, preghiamo di non riferirsi con appellativi o soprannomi alle persone. Come abbiamo detto già in passato una discussione perde valore se continuiamo a usare certi termini.

antò ha detto...

per essre eletto come "referente di un partito" o "segretario" basta poco, o tanto a seconda dei punti di vista...
ad esempio a monterosso, il locale "fecente funzioni" del PD ha più o meno rastrellato un centinaio di tessere (prima, anni fà erano molto molto poche), ma poi si sà la gente parla e parla e parla. e viene fuori che tra gli scritti ci sono tanti ma tanti ma tanti giovani filippini !
insomma basta davvero poco, avendo i soldi si ha il potere.
se il figlio (quello scemo per intenderci) di """" è li è perchè chi lo ha messo , scusate il gioco di parole, ha messo soldi.
soldi che assieme alla vagina mandano avanti il mondo.
alla faccia nostra, dei nostri discorsi e moralismi....

Carlo ha detto...

"Per l'ultima volta, preghiamo di non riferirsi con appellativi o soprannomi alle persone. Come abbiamo detto già in passato una discussione perde valore se continuiamo a usare certi termini."

Mi viene in mente "Le ultime parole famose" della SETTIMANA ENIGMISTICA :-)

Anonimo ha detto...

La popolazione di Riomaggiore sta timidamente imparando a valutare i propri bisogni ed a esternare le proprie idee, al contrario di ciò che vogliono far emergere gli articoli di giornale in cui si insinua una decadenza progressiva del comune dovuta all’ assenza di una “figura governante”.

Quello che sta progressivamente emergendo è la necessità delle persone di seguire un filo logico laddove la logica non è mai stata usata e, dopo una prima fase moralistica in cui si faceva una conta dei buoni e dei cattivi , si sta procedendo verso l’esternazione della plausibile necessità di queste persone…. La necessità di essere informati.

Queste persone stanno capendo che prima di rimettere a posto strade, calcinacci, fogne, devono conoscere la situazione attuale.

Purtroppo le informazioni di cui questa gente avrebbe bisogno per iniziare ad avere un ruolo attivo nella loro comunità non sono disponibili.

I rappresentanti momentanei delle principali istituzioni non si stanno preoccupando di informare la comunità. Lasciano che essa si confronti attraverso il “pour parler” impedendo di fatto una partecipazione ed una formazione di coscienza critica che sono fondamentali per la spinta verso la rinascita.

Quello che chiediamo come cittadini è quello di essere veramente informati per poter iniziare a formulare bisogni ed a ragionare su eventuali risposte. E’ indispensabile che, come collettività iniziamo ad esprimere questa necessità , non tra di noi o in qualche sporadico incontro, ma alle persone preposte, commissari prefettizi e del Parco Nazionale.



Lea

Osservatorio Riomaggiore ha detto...

Bene, i commenti sono sempre fonte di idee e discussione.
Spesso andiamo fuori tema, forse ci dovremmo dotare di uno strumento di comunicazione orizzontale, come i forum.

Però vedo che ci sono anche persone come Lea che colgono il senso della cosa.

Abbiamo fatto un post su un pezzo uscito sul Secolo XIX, e lo abbiamo commentato, magari in maniera troppo secca.
Qualcuno ci dice... stati attenti a non mettervi contro la stampa.

Noi non ci vogliamo mettere contro nessuno.
Siamo solo stufi di sentire fregnacce.
Siamo stufi che i mezzi di informazione siano impantanati nella palude della disinformazione.
Possiamo concedere senza arrabbiarci, che giornali come il SecoloXIX che hanno dato spazio a illustri penna possano venire inquinati così?

Dire di no.

Sappiamo per certo che la redazione di Genova non è in grado di sapere certe cose.
Ed è per questo che ci prendiamo l'impegno di segnalare a tale redazione gli articoli che ci sembrano privi di quel senso critico e obiettivo che dovrebbe trasparire da una giornalista.
I reportage sono sempre interessanti, ma fatti così non sono niente.
Sono un insulto alla realtà, e rendono insidioso il rientro alla normalità di una comunità.

Carlo ha detto...

Lea ha ragione.
L'informazione è importante, anzi è fondamentale!
Il popolo va informato.
In una società ad alta partecipazione democratica dovrebbe essere il Comune a rappresentare le istanze dei cittadini ad enti nazionali come il Parco.
In mancanza del Comune (ente commissariato) dovrebbero essere i comitati di quartiere a essere considerati organismi di rappresentanza della popolazione.
Qui mancano l'uno e l'altro.
Parafrasando un famoso romanzo italiano: "Che fare?"
I giornali scrivono notizie tendenziose: "Che fare?"
Prima eravamo l'eccellenza d'Italia, ora nessuno parla bene di noi: "Che fare?"
Il Comune non ha soldi nemmeno per far ripulire una strada di interesse pubblico: "Che fare?"
Già, che fare?

Anonimo ha detto...

potremmo cominciare a pulire davanti a casa nostra
a curare i vasi o le molteplici aiole che la passata amministrazione ci ha donato(senza fornire un giardiniere)
e tante altre cose che un tempo(prima del regime) erano la normale amministrazione di una comunità
Lidia

Anonimo ha detto...

chi comincia?
lorenzo